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Inquinamento costiero a Napoli: ritorna l’escherichia coli e il divieto di balneazione si estende

Inquinamento costiero a Napoli: ritorna l'escherichia coli e il divieto di balneazione si estende - Ilvaporetto.com

Le recenti analisi condotte dall’Arpac hanno evidenziato un aumento pericoloso della presenza di escherichia coli nelle acque balneabili del litorale napoletano. Di fronte a questa situazione allarmante, le autorità locali hanno avviato misure precauzionali e programmato ulteriori prelievi per monitorare la qualità delle acque. Al contempo, piccole isole di speranza emergono, come la Marina di Vico Equense, dove le acque sono state dichiarate nuovamente balneabili.

La situazione attuale delle acque balneabili

Interventi e risultati a San Giovanni

All’inizio della stagione estiva, il Comune di Napoli ha annunciato importanti progressi nella depurazione delle acque, in particolare lungo la costa di Pietrarsa. L’Assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Cosenza, ha dichiarato che per la prima volta una parte della spiaggia di Napoli Est potrebbe risultare balneabile grazie all’implementazione di interventi strategici sulle fogne. Queste iniziative sono state ritenute necessarie per riportare alla fruibilità ciò che da tempo era stato sottratto ai cittadini, in un contesto in cui la presenza di fognatura a cielo aperto e di scarichi non depurati aveva sollevato preoccupazioni.

Tuttavia, la gioia per i risultati ottenuti è temperata dalla consapevolezza dei residenti riguardo le criticità persistenti, in particolare per quanto riguarda l’alveo Volla. Durante l’estate, i dati dell’Arpac hanno mostrato una situazione di balneabilità favorevole fino a quando non sono arrivate le consistenti piogge. Gli abusi di sistema, dovuti a una rete fognaria insufficiente e non correttamente gestita, si sono rivelati critici quando le prime precipitazioni hanno messo in evidenza il legame tra pioggia e inquinamento delle acque.

L’emergenza del batterio escherichia coli

L’allerta è scattata il 20 agosto, quando l’Arpac ha registrato una concentrazione di ben 1000 unità di escherichia coli per 100 millilitri d’acqua, superando di gran lunga la soglia consentita per la balneabilità. In seguito a questi risultati, il Comune ha emanato un’ordinanza di divieto di balneazione temporaneo. Tuttavia, i residenti e i frequentatori delle spiagge hanno notato la mancanza di segnaletica adeguata, evidenziando una scarsa comunicazione da parte delle autorità locali.

Solo alcuni giorni dopo, il 23 agosto, nuovi prelievi hanno mostrato un ritorno a valori accettabili, portando alla revoca del divieto. Tuttavia, la situazione si è nuovamente deteriorata l’11 settembre a causa di nuove piogge che hanno attivato gli sforatoi di troppo pieno, esponendo nuovamente il litorale a scarichi inquinati. Le analisi effettuate hanno confermato una presenza elevata di escherichia coli, attestandosi a 1298 unità per 100 millilitri, ben oltre il limite di sicurezza.

L’impatto sul litorale napoletano

Sviamenti e divieti temporanei

Con l’incombente chiusura della stagione estiva, le preoccupazioni riguardo alla qualità delle acque balneabili non fanno che intensificarsi. Il Comune ha dovuto emettere nuovamente divieti di balneazione temporanei, travolgendo non solo la costa di Pietrarsa ma allargando le misure anche a Torre Annunziata e Castellammare di Stabia. Qui, anche la zona ex Cartiera e Villa Comunale hanno visto l’emanazione di divieti dopo i prelievi dell’Arpac del 12 settembre, che hanno rivelato valori sfavorevoli.

In questo contesto, le pessime notizie si accumulano, creando preoccupazioni per la prossima stagione estiva, durante la quale i cittadini potrebbero trovarsi nuovamente a dover affrontare spiagge non balneabili. Gli esperti avvertono che senza interventi strutturali adeguati, le ripetute emergenze in relazione alla qualità dell’acqua potrebbero compromettere non solo la salute pubblica, ma anche l’economia turistica locale, sempre più dipendente dalla fruizione delle coste.

Un rafforzamento della sorveglianza

Nel frattempo, mentre le misure di prevenzione continuano a essere implementate, è importante che gli enti competenti lavorino congiuntamente per garantire controlli più rigorosi e tempestivi. Le nuove analisi effettuate alla Marina di Vico Equense hanno confermato che, fortunatamente, la situazione è tornata a essere balneabile, ma è evidente che la questione della gestione delle acque costiere richiede un’attenzione costante e un impegno a lungo termine.

Le implicazioni di queste problematiche sull’ecosistema locale e sul benessere dei cittadini sono significative. La sicurezza delle acque balneabili è fondamentale per la salute pubblica e la reintegrazione degli spazi pubblici fruibili lungo la costa di Napoli. La città, così come le sue spiagge, merita un futuro più luminoso e pulito, e i prossimi mesi saranno decisivi per concretizzare questo obiettivo.

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