Un caso che ha sconvolto la comunità scolastica locale coinvolge una professoressa di sostegno, arrestata con l’accusa di abusi sessuali sui suoi alunni. Durante un delicato interrogatorio di tre ore, l’insegnante ha deciso di rompere il silenzio, sostenendo fermamente la sua innocenza. La docente ha presentato la sua versione dei fatti, dichiarando di avere la “coscienza pulita” e di non aver mai compiuto alcun atto inappropriato nei confronti dei ragazzi. Le sue dichiarazioni hanno sollevato non poche polemiche ed interrogativi, dato che le accuse sarebbero emerse dopo un episodio che ha visto coinvolti alcuni studenti beccati a fumare in bagno.
Le origini delle accuse
L’insegnante ha sottolineato come le accuse siano comparsa in seguito alla sua denuncia ai genitori di due alunni colti sul fatto a fumare in bagno. Secondo la sua testimonianza, questi ragazzi avrebbero quindi deciso di vendicarsi, dando vita a un’accusa infamante. Pur non utilizzando il termine “vendetta”, ha messo in evidenza come il clima di ritorsione possa aver influenzato la situazione. Durante il lungo interrogatorio con i magistrati, la donna ha ribadito di non aver mai avuto comportamenti inappropriati, difendendosi dalle gravi osservazioni mosse nei suoi confronti.
La posizione legale e le testimonianze
Affiancata dal suo legale, l’avvocato Francesco Capiello, la professoressa ha contestato ogni accusa formulata nei suoi confronti. Tra i materiali allegati all’indagine, sono stati inclusi alcuni file, principalmente registrazioni audio. La docente ha sostenuto che il contenuto di queste registrazioni è stato estrapolato da un contesto ben diverso, svuotando di significato le frasi riportate. La difesa ha scelto di mantenere un atteggiamento attivo, con il chiaro obiettivo di smontare le accuse e riportare la verità sul tavolo delle indagini.
La denuncia per aggressione
Un altro aspetto fondamentale del caso riguarda un episodio di aggressione subito dalla professoressa all’interno della stessa scuola, avvenuto il 14 novembre. In quell’occasione, sia lei che il padre, accorso in suo aiuto, hanno riportato ferite. Per questa violenza, la donna ha deciso di sporgere denuncia, evidenziando un clima di paura e tensione che l’ha costretta a rimanere reclusa in casa. Questo episodio getta una luce nuova sulla situazione, suggerendo che la questione degli abusi e delle aggressioni all’interno della scuola non sia solo un fatto isolato, ma parte di una dinamica ben più complessa.
Il caso rimane aperto e le indagini proseguono, mentre la professoressa continua a lottare per ripristinare la sua reputazione e la sua dignità di docente, in un contesto sempre più difficile da navigare. La comunità scolastica attende sviluppi, mentre l’incertezza e le preoccupazioni per gli studenti coinvolti serpeggiano tra i genitori e il personale educativo.