Due giovani di 19 anni, già noti alla polizia, sono stati arrestati dopo un inseguimento di 44 chilometri che ha iniziato a Scampia, un quartiere problematico di Napoli, e si è concluso a Cancello e Arnone, in provincia di Caserta. La vicenda è avvenuta nel cuore della notte e ha coinvolto manovre spericolate e una resistenza alle forze dell’ordine che ha portato a lesioni per un carabiniere. Di seguito i dettagli dell’accaduto.
L’inizio dell’inseguimento a Scampia
L’episodio è avvenuto intorno alle 3 del mattino, quando i carabinieri del nucleo radiomobile hanno notato una Fiat Panda con a bordo due ragazzi nel quartiere di Scampia. Il comportamento sospetto e l’orario insolito hanno spinto i militari a decidere di effettuare un controllo. Tuttavia, i due giovani non hanno accolto l’invito a fermarsi, ma hanno accelerato la loro corsa per fuggire. Questo gesto ha dato inizio a un inseguimento che ha coinvolto diverse strade, mettendo a repentaglio la sicurezza di altri conducenti e pedoni.
La reazione immediata dei 19enni è stata quella di intraprendere manovre azzardate per evitare i carabinieri, dimostrando una completa indifferenza verso le norme stradali e la sicurezza pubblica. Lo scenario che si è presentato agli occhi degli agenti è stato quello di un inseguimento nelle zone semi-deserte della periferia partenopea, dove le strade sono state percorse da un’auto che ha continuato a zigzagare, ignorando semafori e segnali di stop.
Il proseguimento dell’inseguimento fino a Cancello e Arnone
L’inseguimento è proseguito in direzione di Cancello e Arnone, una distanza considerevole che ha richiesto circa 44 chilometri di corsa ad alta velocità. Durante il tragitto, i due giovani hanno percorso strade in contromano e hanno causato danni a diverse automobili in sosta. La pressione della fuga ha portato i fuggitivi a ottenere una visibilità sempre maggiore nella zona, attirando l’attenzione di altri automobilisti e residenti.
Nonostante il rischio che stavano correndo, i due ragazzi hanno continuato a spingersi oltre i limiti, creando situazioni di pericolo sia per loro che per gli altri. Finalmente, giunti a Cancello e Arnone, i giovani hanno tentato un ultimo disperato tentativo di fuggire a piedi, abbandonando la Fiat Panda. Ma i carabinieri, nonostante l’ardore della corsa, non hanno desistito e hanno continuato a perseguirli.
Arresto e conseguenze legali
Dopo una breve colluttazione, i carabinieri sono riusciti a contenere i due fuggitivi e a procedere al loro arresto. Entrambi i giovani sono stati portati in carcere con le pesanti accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, insieme a danneggiamento. È emerso che uno dei carabinieri impegnati nell’operazione ha subito ferite guaribili in sette giorni durante la colluttazione, costringendolo a ricorrere alle cure del personale sanitario del 118.
L’episodio ha messo in luce la persistente problematica della criminalità giovanile nella zona di Scampia e la risposta pronta e determinata delle forze dell’ordine. Con questi arresti, si spera di inviare un chiaro messaggio riguardo alla tolleranza zero verso comportamenti violenti e delinquenti nella città di Napoli e nelle aree limitrofe. La comunità sta seguendo con interesse l’evoluzione del caso, consapevole dell’importanza della sicurezza pubblica e del rispetto delle leggi da parte dei cittadini.