Nell’ultimo periodo, i controlli da parte delle forze dell’ordine contro il bracconaggio nella provincia di Napoli sono aumentati in modo significativo. L’importanza di tutelare la fauna selvatica è al centro delle operazioni condotte dalle articolazioni del Gruppo Carabinieri Forestale. Recentemente, un intervento nel comune di Acerra ha portato all’intercettazione di un cacciatore che stava già violando le normative vigenti. Questo episodio sottolinea la continua necessità di vigilanza e intervento per salvaguardare le specie protette.
Operazione del Nucleo Carabinieri Forestale di Marigliano
Il Nucleo Carabinieri Forestale di Marigliano, in collaborazione con le Guardie Zoofile e Venatorie della LIPU, ha effettuato una serie di controlli nel comune di Acerra, nella località Candelora. Durante l’operazione, i militari hanno individuato un uomo di 64 anni impegnato in attività venatoria. Purtroppo, il cacciatore aveva già abbattuto un esemplare di Columba livia, comunemente noto come Colombo domestico, una specie protetta dalla legge italiana, in particolare dalla Legge 157/92, e dai Regolamenti Comunitari che fanno riferimento alla CITES, la convenzione che protegge le specie di fauna e flora a rischio di estinzione.
L’identificazione del trasgressore è stata effettuata durante un’attività di sorveglianza mirata, durante la quale i militari hanno notato segnali di attività venatoria in violazione delle normative. Il Colombo domestico, essendo un uccello protetto, non è cacciabile e la sua uccisione rappresenta una grave violazione delle leggi sulla salvaguardia della fauna. Questo episodio evidenzia l’importanza di un monitoraggio costante del territorio, volto non solo alla prevenzione del bracconaggio ma anche alla sensibilizzazione della comunità sulle normative che tutelano la biodiversità .
Denuncia e sequestro delle attrezzature
A seguito dell’intervento, l’uomo è stato deferito all’autorità competente. È stata avviata una procedura legale nei suoi confronti per le violazioni commesse. Contestualmente, i militari e le guardie venatorie hanno proceduto al sequestro del fucile utilizzato per la caccia non autorizzata, insieme a due cartucce e al corpo dell’animale abbattuto. Il sequestro di queste attrezzature rappresenta una risposta concreta e immediata per disincentivare comportamenti illeciti nel territorio.
Il Gruppo Carabinieri Forestale di Napoli sta dimostrando un impegno costante nel contrasto al bracconaggio, collaborando con diverse associazioni ambientaliste per migliorare la custodia e la protezione della fauna selvatica. Tali azioni non solo intervengono nei singoli casi di violazione, ma contribuiscono a costruire una coscienza collettiva sul valore della biodiversità e sull’importanza delle leggi che la tutelano. La posizione attiva delle autorità e delle associazioni fa sperare in progressi significativi nella lotta contro la caccia illegale.
L’importanza della vigilanza sul territorio
La vicenda di Acerra rimarca l’urgenza di mantenere alta l’attenzione contro il bracconaggio e la protezione della fauna selvatica. Le operazioni di controllo sono fondamentali non solo per reprimere comportamenti illeciti, ma anche per educare la popolazione sui diritti e i doveri in tema di uso delle risorse naturali. L’attività del Nucleo Carabinieri Forestale di Napoli si estende ben oltre la mera repressione; infatti, i controlli si muovono all’interno di una strategia più ampia di conservazione e sensibilizzazione.
Le operazioni continuano a suscitare interesse e attenzione tra i cittadini, che sempre più spesso vengono coinvolti in iniziative di tutela ambientale. Il coinvolgimento delle associazioni locali e nazionali è sempre più determinante nel creare reti di collaborazione tra forze dell’ordine e la comunità . Unendo forze e risorse, sarà possibile costruire un futuro in cui il rispetto per l’ambiente e per le sue creature diventi una norma piuttosto che un’eccezione.
Questi eventi recentemente verificatisi nella provincia di Napoli rappresentano un’importante acquisizione per il legame tra società e ambiente, e segnalano un avvio di dialogo e cooperazione tra tutte le parti coinvolte.