Il campionato di Serie A ha visto protagoniste due squadre di altissimo livello: l’Inter e il Napoli. Mentre entrambe sono mosse dall’ambizione di conquistare il titolo, i loro approcci difensivi presentano significative differenze. L’Inter, guidata da Antonio Conte, ha dimostrato di possedere una solidità difensiva di gran lunga superiore, conseguenza di un lavoro meticoloso sia in campo che durante gli allenamenti. In questo articolo, esploreremo l’andamento difensivo di queste squadre, mettendo in evidenza i punti forti e le lacune della difesa di entrambi i club.
Il battesimo dei gol subiti: l’approccio difensivo dell’Inter
L’Inter, nell’attuale stagione, ha presentato una difesa robusta, con un solo obiettivo: quello di limitare i danni e assicurarsi il maggior numero possibile di punti. La squadra di Conte ha subìto solamente 6 reti in 11 partite, il che le consente di vantare la seconda migliore difesa del torneo. L’impianto difensivo si basa su un 3-5-2 ben collaudato, che permette ai difensori di avere supporto dai centrocampisti. Presenze come quelle di Bastoni, De Vrij e Skriniar assicurano una solidità che fa dormire sonni tranquilli ai tifosi nerazzurri.
Il lavoro di Conte si riflette anche in alcune statistiche: l’Inter ha complessivamente il 71% di duelli vinti in difesa, un dato impressionante che evidenzia l’impegno e la preparazione fisica del team. La posizione alta in classifica è conseguenza anche di questo approccio, il quale riesce a mantenere sotto controllo le avanzate avversarie. Le ripartenze grazie ad un pressing alto hanno portato a un numero ridotto di situazioni di pericolo, rendendo l’attacco dei rivali meno efficace.
Un altro aspetto da considerare è il gioco aereo, dove l’Inter eccelle grazie alla fisicità dei propri difensori. Le palle inattive sono sempre un’incognita, e la squadra nerazzurra riesce a gestirle con successo. Questo permette di creare una barriera efficace, cementando ulteriormente il proprio status di contendente al titolo. La solidità difensiva è pertanto uno dei cardini del progetto di Conte, che punta ad arrivare a fine stagione con il maggior numero di punti possibile.
Il variegato sistema difensivo del Napoli
Dall’altro lato, il Napoli si presenta con una difesa più vulnerabile rispetto all’Inter, avendo subìto 13 reti in 11 gare di campionato. Questo dato, che supera il gol a partita, evidenzia una certa fragilità che potrebbe mettere a repentaglio gli obiettivi di classifica. La squadra di Spalletti ha adottato un 4-3-3 dinamico, puntando sul possesso palla e sul gioco offensivo, ma deve fare i conti con alcune lacune difensive evidenti.
La mancanza di una coesione tra le linee e gli errori individuali sono fattori determinanti nel numero elevato di gol subiti. Le statistiche parlano chiaro: il Napoli presenta una bassa percentuale di duelli vinti in fase difensiva, intorno al 50%, segno che il lavoro di recupero palla non è all’altezza delle aspettative. Questo elemento si ripercuote negativamente sul filotto di partite, costringendo i partenopei a dover inseguire il punteggio in più di un’occasione.
Nonostante queste difficoltà, il Napoli ha mostrato qualità granitiche in Champions League, dove il proprio assetto difensivo si è rivelato più solido, permettendo di tenere a bada le offensive di squadre di livello internazionale. L’equilibrio tra attacco e difesa è fondamentale, e la squadra di Spalletti deve trovare il giusto compromesso per trasformare la propria solidità difensiva nel campionato italiano.
Il confronto tra le due squadre mette in luce come l’Inter faccia della difesa il proprio punto di forza, mentre il Napoli deve affrontare una fase di riorganizzazione per contenere i rischi legati a una difesa non sempre all’altezza. Il campionato è lungo e la possibilità di recuperare terreno è concreta, ma la gestione delle risorse e delle strategie sul campo gioca un ruolo cruciale negli sviluppi futuri.