Inter e Napoli si dividono la posta: 1-1 in un match senza vinti né vinti

Il big match della 12ª giornata di Serie A tra Inter e Napoli, disputato allo stadio Meazza di Milano, si conclude con un pareggio. Dopo un inizio di partita vivace, gli ospiti passano in vantaggio con McTominay, seguito dal pareggio di Calhanoglu. Nonostante diverse opportunità, il match termina senza ulteriori reti, mantenendo il Napoli in vetta alla classifica con 26 punti.

La partita: dinamiche iniziali e vantaggio del Napoli

In avvio di gara, l’Inter dimostra una forte propensione offensiva, mettendo subito sotto pressione la difesa del Napoli. I nerazzurri rischiano ulteriormente di smuovere il risultato nei primi minuti, con un tiro di Calhanoglu al nono minuto che viene deviato in angolo da Meret. La partita si mantiene equilibrata, con entrambe le formazioni che cercano di trovare varchi in difesa avversaria.

Il primo tentativo concreto di segnare per i partenopei giunge al quarto d’ora, quando Lukaku, sfruttando un assist di Kvaratskhelia, tenta il tiro. Tuttavia, il portiere estremo difensore dell’Inter, Sommer, dimostra le sue capacità bloccando la conclusione. Al 22′ è Barella a provarci dal limite dell’area con un tiro che termina di poco a lato. Proprio al 23′, il Napoli riesce a passare in vantaggio grazie a McTominay: un cross di Kvaratskhelia dalla sinistra trova Rrahmani, che prolunga per il centrocampista scozzese, il quale capitalizza con un tap-in da distanza ravvicinata.

Subito dopo, il Napoli ha una grande occasione per raddoppiare. Un errore in fase di costruzione da parte di Calhanoglu regala un contropiede agli ospiti, ma Acerbi si mostra determinante nel salvare la situazione. Durante il primo tempo, anche l’Inter si rende pericolosa con un mancino di Acerbi che viene respinto dall’ottimo Meret. Tuttavia, il pareggio è nell’aria e arriva al 43′ grazie a Calhanoglu, che dal limite dell’area esplode un tiro che si infila sotto la traversa, fissando il punteggio sull’1-1.

La ripresa: errori e occasioni

Nella seconda frazione, l’Inter cerca di intensificare la pressione. Dumfries si rende protagonista al 48′ con un cross per Lautaro Martinez, ma l’attaccante non riesce a convertire a rete. Al 52′, Dimarco prova a sorprendere Meret con un tiro sul primo palo, ma il pallone sfiora il palo esterno.

Nonostante l’incredibile azione difensiva dell’Inter, è il Napoli a essere punito con un rigore nei confronti di Dumfries al 59′. Calhanoglu, fino a quel momento infallibile su penalty, fallisce trascinando il tiro contro il palo e negando così la possibilità ai nerazzurri di ribaltare il punteggio. Questo errore segna la fine di una striscia di 19 rigori realizzati consecutivamente in Serie A.

Dopo il rigore sbagliato, l’atmosfera nel Meazza si fa tesa. L’Inter esaurisce le sostituzioni, mandando in campo Arnautovic e de Vrij. A metà del secondo tempo, Lukaku lascia il campo tra i fischi dei suoi ex sostenitori, dando ingresso a Simeone. Entrambi gli allenatori provano a stimolare le loro squadre con cambi strategici, ma il punteggio continua a rimanere bloccato sull’1-1.

Epilogo e considerazioni finali

Negli istanti finali della partita, il Napoli tenta un ultimo affondo, ma il tiro di Simeone termina alto sopra la traversa dopo un cross di Ngonge. Al triplice fischio, con il punteggio di 1-1, i due allenatori si ritraggono con un punto ciascuno e una posizione invariata in classifica. Il Napoli rimane al primo posto con 26 punti, mentre l’Inter, insieme ad Atalanta, Lazio e Fiorentina, rincorre a un punto di distanza.

Il match si conferma come un’importante vetrina della competizione, evidenziando le caratteristiche delle due squadre e le loro aspirazioni per la stagione. Il gol di Calhanoglu e l’errore dal dischetto sono episodi determinanti che potrebbero avere ripercussioni significative nel prosieguo del campionato.

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Filippo Grimaldi