Carlo Nicolini, ex assistente tecnico dello SHAKHTAR DONETSK e collaboratore di Roberto De Zerbi, ha recentemente condiviso le sue impressioni sul Napoli in un’intervista trasmessa su Radio Goal, via Kiss Kiss Napoli. Le sue osservazioni offrono uno spaccato interessante sulle dinamiche del mercato, sulle valutazioni dei giocatori e sulle sfide che la squadra sta affrontando.
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Le valutazioni del mercato
Nicolini ha sollevato interrogativi sulle valutazioni attuali di Victor Osimhen, affermando che il tempo ha influito significativamente su come il calciatore viene percepito nel mercato. Due anni fa, il Napoli avrebbe potuto chiedere una cifra decisamente più alta rispetto all’attuale. “Se due anni fa si poteva pensare di ottenere una cifra, dopo la stagione dell’anno scorso il prezzo è calato,” ha affermato Nicolini. Questa flessione è un elemento cruciale da considerare, poiché il mercato calcistico è altamente dinamico e la percezione dei giocatori può variare in base alle prestazioni e agli sviluppi esterni.
Strategia di vendita e opportunità
Nicolini ha enfatizzato l’importanza per le società di cogliere le opportunità quando si presentano. “I grandi dirigenti e le grandi società riescono a capire i tempi,” ha detto, evidenziando che talvolta è necessario fare scelte strategiche tempestive per il bene del club. Il Napoli, dopo un periodo di instabilità, ha dimostrato di saper ricostruire e raggiungere traguardi importanti, come la conquista dello scudetto. “Era quello il momento di lasciare andare Osimhen, nel post scudetto,” ha commentato, suggerendo che una cessione strategica potrebbe avvantaggiare ulteriormente la squadra.
le potenzialità e le sfide di neres
Le esperienze allo shakhtar donetsk
Carlo Nicolini ha anche parlato di David Neres, un giocatore che aveva avuto modo di conoscere bene durante la sua esperienza allo SHAKHTAR DONETSK. Descritto come un attaccante di qualità, Nicolini ha chiarito che Neres è un elemento che potrebbe apportare un contributo significativo alla squadra. “Lo avevamo con noi allo Shakhtar perché è un giocatore forte,” ha detto, sottolineando la scelta di utilizzarlo come esterno d’attacco.
Questioni caratteriali e gestione del talento
Nicolini ha messo in evidenza alcuni aspetti caratteriali del giocatore, descrivendolo come introverso e riservato, ma comunque molto professionale e sempre concentrato. “Non è quello che risolve i problemi del Napoli ora, quelli li risolverebbe solo il centravanti,” ha avvertito, facendo capire che, mentre Neres può essere un asset importante, il ruolo di centravanti rimane cruciale per soddisfare le esigenze attuali della formazione.
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Valutazione del talento
Il discorso di Nicolini si è poi spostato su Billy Gilmour, descritto come un talento con “ottime qualità,” ma anche come un giocatore che potrebbe non adattarsi perfettamente al calcio italiano. “E’ un giocatore importante, però lo vedo deficitario dal punto di vista tattico,” ha affermato, suggerendo che il calcio italiano richiede una disciplina e una struttura tattica che potrebbero risultare una sfida per il giovane centrocampista.
Adattabilità al sistema napoletano
Nicolini ha espresso dubbi sulla capacità di Gilmour di fare la differenza nel contesto specifico del Napoli, considerando le esigenze tattiche del club. Le complessità del calcio italiano possono rappresentare un ostacolo per i giocatori meno esperti, e la sua affermazione risuona con la necessità di una preparazione adeguata.
La visione di Nicolini sui giocatori e sulla situazione attuale del Napoli offre spunti di riflessione sulle decisioni che la dirigenza dovrà prendere nei prossimi mesi. Adattabilità, strategia e tempismo saranno essenziali per mantenere alta la competitività della squadra.
