Intervista a Marcello Altamura: le prospettive tattiche del Napoli e l’analisi dei nuovi acquisti

Il Napoli, squadra con una storia calcistica ricca e affascinante, continua a suscitare l’interesse di esperti e tifosi. Marcello Altamura, noto giornalista di “Cronache di Napoli“, ha condiviso le sue impressioni sull’attuale situazione della squadra in un’intervista su Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli. Con sguardo attento alla tattica e ai giocatori, Altamura analizza le scelte di Mister Conte, l’importanza di nuovi arrivi come McTominay e l’equilibrio del reparto difensivo.

Le scelte tattiche di Mister Conte

Nel corso dell’intervista, Altamura ha chiarito le aspettative relative alla strategia di Antonio Conte, sottolineando come non ci siano segnali di cambiamenti significativi nel suo approccio tattico. “Mi aspetto di vedere Neres a sinistra, in un ruolo che ha già ricoperto con la Lazio, sostituendo Politano,” ha affermato il giornalista. Questa scelta potrebbe rivelarsi un’opzione intrigante, specie in un contesto in cui il rientro di Kvaratskhelia si fa sempre più vicino. Secondo Altamura, il tandem di fantasia posto alle spalle di Lukaku potrebbe dare nuova linfa al gioco del Napoli, rendendolo più imprevedibile e propositivo.

Pur accennando a un possibile ritorno alla difesa a tre, Altamura ribadisce che il Napoli ha ormai trovato una propria identità di gioco consolidata, frutto di un lavoro costante. L’approccio attuale ha dato buoni frutti, e qualsiasi modifica drastica potrebbe risultare controproducente.

L’arrivo di McTominay e il suo impatto

Un tema portante della discussione è stato l’arrivo di Scott McTominay, un centrocampista che Altamura considera fondamentale per le esigenze attuali della squadra. La sua versatilità certifica una dimensione più completa del centrocampo partenopeo. “McTominay è fisico e tecnico, una combinazione che mancava,” ha commentato.

A differenza di Zielinski, che brillava nel palleggio ma talvolta faticava in fase di non possesso, McTominay si caratterizza per la capacità di infilarsi negli spazi e supportare le azioni offensive. La sua competenza nel tiro, preciso e incisivo, può rivelarsi un’arma letale per il Napoli, sempre alla ricerca di incisività nelle partite più difficili.

Solidità difensiva: la chiave del successo

Un altro aspetto cruciale menzionato da Altamura è la solidità difensiva della squadra, una certezza che non è da sottovalutare. Rrahmani e Buongiorno, secondo lui, formano una coppia centrale che si distingue nel campionato per affiatamento e competenza. “La difesa è stata sempre il punto di forza del Napoli,” ha sottolineato, riferendosi al fatto che le poche sbavature registrate nelle partite dipendono più dalle singole azioni offensive avversarie che da errori difensivi.

Il gol di Isaksen, considerato emblematico, è stato segnato in un momento in cui la difesa partenopea non era schierata. La reputazione di Olivera, altrettanto fondamentale, aggiunge ulteriore stabilità, mentre Di Lorenzo si conferma una presenza imprescindibile, accolto con rispetto, anche da parte di Mazzocchi.

Il sacrificio di Kvaratskhelia e la sua versatilità

Infine, la condizione di Kvaratskhelia è stata al centro dell’attenzione nella conversazione. Altamura ha notato che, pur non vivendo un momento di brillantezza, il giocatore ha mostrato un grande spirito di sacrificio, adattandosi anche a ruoli più defensivi. “Kvaratskhelia è in grado di fare il terzino,” ha spiegato, evidenziando come il suo impegno possa risultare determinante nelle fasi di gioco più complesse.

Il tentativo di integrarlo in diverse posizioni testimonia quanto sia importante per il team mantenere un certo equilibrio. La sua capacità di adattarsi a vari ruoli potrebbe infatti rivelarsi un vantaggio tattico fondamentale per il Napoli, in un campionato dove ogni dettaglio può fare la differenza.

Attraverso queste riflessioni, Altamura offre uno sguardo chiaro e dettagliato sulle prospettive della squadra, utile per i tifosi e gli appassionati che seguono con attenzione le sfide del Napoli in campo.

Published by
Valerio Bottini