In un recente intervento su “1 Football Club”, programma condotto da Luca Cerchione su 1 Station Radio, Roberto Bordin, ex allenatore del Bologna e attuale tecnico dell’Elbasani, ha condiviso il suo punto di vista su temi caldi del calcio attuale, con particolare attenzione al Napoli e alla Juventus. La sua analisi si è concentrata sull’andamento delle squadre, sugli allenatori e sui nuovi arrivi in casa azzurra.
Roberto Bordin ha espresso il suo parere sull’impatto di Antonio Conte sulla squadra partenopea. L’allenatore, noto per la sua metodologia esigente, ha suorato nuovamente il gruppo, portando un’energia rinnovata per affrontare il campionato. “Conte richiede il massimo dai suoi giocatori”, ha affermato Bordin, sottolineando come il suo approccio meticoloso stia dando frutti.
In particolare, l’ex centrocampista ha fatto menzione dell’importanza di Romelu Lukaku, acquisito per fornire una dimensione in più al gioco di Conte. La mancanza di impegni europei sembra favorire il Napoli, permettendo alla squadra di concentrare tutte le energie sul campionato e di giocare ogni partita con una freschezza che le concorrenti, come la Juventus, potrebbero invidiare. “Il Napoli è una squadra forte, con una mentalità vincente”, ha aggiunto, evidenziando come l’entusiasmo e la determinazione siano stati fattori chiave nel rialzare il morale della squadra rispetto alla stagione precedente.
Il prossimo incontro tra Juventus e Napoli si preannuncia come una battaglia di alto livello. Bordin ha commentato come entrambe le squadre stiano attraversando un buon momento. Tuttavia, ha messo in luce il vantaggio che potrebbe avere il Napoli, grazie a un calendario meno affollato rispetto a quello della Juventus, che è impegnata in Champions League.
“Si può assistere a qualsiasi risultato”, ha affermato l’allenatore, evidenziando che il destino della partita non dipenderà solo dallo stato di forma delle squadre, ma anche dalle decisioni tecniche degli allenatori e dagli episodi fortuiti. Con squadre dello spessore di Napoli e Juventus, la possibilità di sorprese è sempre elevata. Secondo Bordin, l’esperienza di giocare in casa o in trasferta diventa una questione di secondaria importanza, poiché la qualità delle rose e l’approccio tattico possono influire significativamente sull’esito del match.
Bordin ha anche parlato dei due nuovi innesti scozzesi nel Napoli, analizzando il loro potenziale impatto sulla squadra. Oggetto della discussione è stata la situazione di Anguissa e Lobotka, due titolari nel centrocampo partenopeo. “I nuovi arrivati, provenienti dal calcio inglese, hanno una mentalità che non consente loro di abbassare la guardia”, ha dichiarato l’allenatore dell’Elbasani.
La presenza di nuove forze offre, a detta di Bordin, una buona opportunità di rotazione e gestione delle energie, elemento cruciale in un campionato lungo e fisicamente impegnativo come quello di Serie A. La competizione interna può stimolare i giocatori a dare il massimo, garantendo al contempo un’adeguata copertura per affrontare infortuni o affaticamenti. “Tutti i giocatori sono pronti per contribuire alla causa”, ha detto Bordin, rimarcando l’importanza di un collettivo unito e motivato per raggiungere obiettivi di alto livello.
Infine, Roberto Bordin ha chiosato sul ruolo di Antonio Conte, descrivendolo come un “top player” in ambito tecnico. Il suo approccio innovativo, già visionato durante il corso di Coverciano, è un punto di forza che distingue l’allenatore. La sua capacità di essere presente e altamente competitivo in campo si riflette nel modo in cui gestisce la squadra. Bordin ha messo in evidenza come Conte sia l’allenatore ideale per ambire a traguardi ambiziosi, come quelli attesi dal Napoli.
Concludendo la sua analisi, ha nuovamente ribadito l’alto valore che Conte porta a una squadra, enfatizzando l’importanza della sua figura nel contesto attuale del calcio italiano, dove le dinamiche di leadership e motivazione possono risultare decisive per il successo.