La Lega Navale Italiana ha onorato la memoria di Giangiacomo Ciaccio Montalto, magistrato vittima di Cosa Nostra, intitolando la barca a vela ‘Vega‘ in suo nome. Questo sloop, un Beneteau Oceanis 430 confiscato alla criminalità per traffico di migranti, è stato affidato alla Lega Navale di Trapani e sarà utilizzato per la campagna di sensibilizzazione ‘Mare di Legalità‘. Le attività organizzate riguardano principalmente i giovani e le persone in difficoltà sociale, rappresentando un legame forte tra mare, legalità e impegno civico.
La barca ‘Vega’ come strumento di legalità
La barca a vela ‘Vega‘ è stata sottoposta a lavori di ristrutturazione e rimessaggio grazie al supporto dei soci della LNI di Trapani, con l’obiettivo di utilizzarla per progetti sociali e sportivi, ma anche per la protezione dell’ambiente. Già in varie occasioni, l’imbarcazione ha visto partecipazione attiva di collaboratori esterni, come l’Ufficio Esecuzioni Penali Esterne di Trapani, che ha collaborato per l’organizzazione di eventi e attività a bordo. Progetti futuri prevedono la formazione di studenti di ingegneria dell’Università di Palermo, creando un ponte tra la teoria e la pratica nelle tecnologie nautiche.
L’iniziativa di impiegare ‘Vega‘ per attività di grande importanza sociale non è solo un’iniziativa sportiva, ma un modo per promuovere la legalità e i valori della solidarietà. Garantiscono l’accessibilità a un mare di opportunità anche per i ragazzi fragili e per coloro che vivono in situazioni di disagio. Attraverso questo progetto, si mira a creare un infuso di valori ed esperienze positive tra le nuove generazioni, sperando di ispirarli nel loro cammino verso un futuro migliore.
Il ricordo di Giangiacomo Ciaccio Montalto
Giangiacomo Ciaccio Montalto è ricordato come uno dei primi magistrati ad affrontare il fenomeno mafioso in provincia di Trapani. Dal 1977, ha condotto indagini che mettevano in luce i legami tra la mafia locale e importanti esponenti dell’imprenditoria e della banca. La sua dedizione all’impegno contro il crimine organizzato è un esempio di coraggio e integrità. Alla cerimonia di intitolazione della barca hanno partecipato varie autorità e amici del magistrato, tra cui la figlia Marene Ciaccio Montalto e rappresentanti delle istituzioni locali.
La cerimonia ha avuto luogo presso la sede della LNI di Trapani, creando un momento di riflessione e di commemorazione delle sue gesta. Durante l’evento, è stata evidenziata anche l’importanza del Trofeo velico “Giangiacomo Ciaccio Montalto”, che dal 2018 porta avanti il suo nome nel mondo della vela. Questo trofeo rappresenta una combinazione di sport e giustizia, volendo mantenere vivo il ricordo del magistrato e i suoi valori.
La flotta della legalità come simbolo di speranza
Donato Marzano, presidente nazionale della Lega Navale Italiana, ha rimarcato l’importanza di ‘Vega‘ nel contesto di una “flotta della legalità” che già annovera 22 imbarcazioni. Questi mezzi, legati al progetto ‘Mare di Legalità‘, nascono per portare a bordo giovani e persone con disabilità, trasformando la navigazione in un’esperienza di socialità e crescita. La barca ‘Vega‘ intende essere un messaggero della storia di Giangiacomo Ciaccio Montalto, protagonista di battaglie contro la mafia, rendendo omaggio non solo a lui, ma anche a tutte le vittime del crimine organizzato.
Marzano ha descritto l’iniziativa come un “punto di partenza”, augurandosi che la barca possa passare da un porto all’altro facendo conoscere la figura del magistrato a nuove generazioni, creando consapevolezza e interesse attorno ai giusti valori, invitando tutti a ricordare e a non dimenticare la lotta alla mafia. La ‘Vega‘ si propone di essere anche un simbolo di speranza per chi vive nell’ombra della criminalità, promuovendo un messaggio di legalità e rispetto per la vita.
La testimonianza di Marene Ciaccio Montalto
Marene Ciaccio Montalto, figlia del magistrato, ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile l’intitolazione della barca a suo padre. Ha sottolineato quanto fosse importante mantenere viva la memoria di Giangiacomo e la sua passione per il mare, che riprende vita attraverso l’imbarcazione. La testimonianza di Marene ha rivelato emozioni profonde, trasformando la cerimonia in un momento di riconciliazione e commemorazione.
La sua riflessione ci fa capire quanto sia fondamentale ricordare le persone che hanno sacrificato la loro vita per il bene della collettività. Il mare, sempre presente nei ricordi di Marene, simboleggia un rifugio, ma anche un luogo d’incontro e di crescita, nel quale anche i giovani possono trovare la forza per affrontare le sfide della vita. Concludendo il suo intervento, Marene ha espresso la speranza che ‘Vega‘ possa diventare una vera “stella polare” per coloro che cercano un cammino giusto in un mondo spesso buio.