Il recente via libera della Prefettura ha reso ufficiale la delibera del Comune di Sant’Anastasia che prevede l’intitolazione di una rotonda a Giorgio Almirante, storico fondatore del Movimento Sociale Italiano . Questa decisione ha suscitato accesi dibattiti all’interno della comunità locale, sollevando interrogativi circa il significato e le implicazioni di una scelta che molti considerano controversa. Le diverse posizioni politiche e le reazioni da parte di associazioni e cittadini riflettono un clima di conflitto sociale difficile da ignorare.
L’intitolazione della rotonda, situata all’incrocio tra via Pomigliano, via Generale Riccardo De Rosa, viale Europa e via Emilio Merone, rappresenta un atto simbolico che va oltre la semplice denominazione di uno spazio pubblico. La scelta di omaggiare Giorgio Almirante, figura controversa del panorama politico italiano e sostenitore del fascismo, pone interrogativi sulla volontà del Comune di riconoscere determinati valori e ideologie, spingendo alcuni a vedere in questa decisione un tentativo di legittimare il passato fascista.
Le polemiche sono emerse con forza da parte della sezione locale dell’ANPI “Caduti della Flobert”, che ha dichiarato la propria «profonda indignazione e incredulità», definendo la scelta inaccettabile. Secondo il loro punto di vista, intitolare un’area pubblica a un personaggio di tale caratura equivale a celebrare una parte oscura della storia italiana. Anche i consiglieri comunali del Partito Democratico, Marina Mollo e Peppe Maiello, hanno espresso preoccupazione, definendo la decisione come una violazione dei principi della Costituzione italiana, sottolineando il rischio di normalizzare e giustificare visioni politiche superate.
Il sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, ha dichiarato di non essere stato l’artefice di questa proposta e di non averne condiviso appieno il contenuto. Egli ha attribuito la responsabilità alla commissione toponomastica, presieduta dal consigliere di maggioranza Mario Gifuni, il quale ha difeso la sua scelta. In una dichiarazione, Esposito ha affermato che non esiste alcun legame significativo tra Sant’Anastasia e Giorgio Almirante, e ha polemizzato sull’atteggiamento di Gifuni riguardo alla figura dell’ex leader del Msi, ponendo l’accento sulla sua mancanza di interesse per il passato fascista.
In risposta alle critiche, Gifuni ha spiegato che l’intitolazione rientra in un progetto più ampio di valorizzazione delle radici locali. Ha sostenuto che aree come via Somma o via Pomigliano non hanno collegamenti storici rilevanti con la comunità, e che sottolineare la memoria di Almirante si inserisce in un contesto di riconoscimento di momenti storici che hanno influenzato la politica italiana. Infine, ha menzionato che la sua ammirazione per Almirante non è legata al fascismo, ma piuttosto alla sua posizione su questioni morali e giuridiche.
La questione dell’intitolazione di questa rotonda ha aperto un ampio dibattito sulla direzione della memoria storica in Italia. Secondo Esposito, c’è il rischio che tale iniziativa possa esacerbare le divisioni all’interno della comunità. Tuttavia, Gifuni ha controbattuto che la politica debba includere anche scontri di idee e che il ricordo di Almirante, pur essendo controverso, rappresenti un elemento di discussione significativa.
In preparazione alla cerimonia di intitolazione, Gifuni ha rivelato che intende mantenere un tono sobrio e privo di clamori, invitando figure religiose piuttosto che politici. Questa scelta sembra essere un tentativo di ridurre al minimo ulteriori polemiche e di mantenere l’indirizzo della cerimonia nel rispetto della sensibilità della comunità. Tuttavia, resta da vedere come gli eventi si svilupperanno e quale sarà la reazione della popolazione locale a questa controversa intitolazione.