Nella conferenza stampa tenutasi presso Casa Atletica Italiana, il direttore tecnico della nazionale di atletica leggera, Antonio La Torre, ha espresso la necessità di affrontare le Olimpiadi di Parigi con consapevole realismo. Non ci si aspetti di ripetere il successo di Tokyo con le sue 20 medaglie, ma di presentarsi con fierezza e determinazione, seguendo l’elettricità di Tamberi e aprendo le porte alle ambizioni inaspettate dell’anno precedente.
I Campioni e i Giovani: Un Passaggio di Generazioni
Parlando dell’imminente appuntamento a Parigi, La Torre ha evidenziato l’importanza di inserire nuovi talenti come Simonelli e Furlani al fianco di campioni consolidati come Jacobs e Palmisano. Il futuro della squadra italiana dipenderà dalla capacità di tutti gli atleti di crescere e migliorarsi in vista della competizione. La miscela di esperienza e giovinezza dovrà essere dosata con cura per massimizzare le potenzialità del team.
Bilancio degli Europei: Consistenza e Nuove Generazioni
Focalizzandosi sulle prestazioni agli Europei, La Torre ha rivelato un’originale valutazione delle potenzialità da podio, che oscillano tra le 25 e le 28. Questo indica la solidità della squadra italiana, non più limitata alla generazione Tokyo ma aperta a una nuova ondata di talenti emergenti che si è distinta con chiarezza sul campo di gara. Un segnale di rinnovamento e continuità nel panorama dell’atletica italiana.
La Rivoluzione Femminile nell’Atletica
Infine, il direttore tecnico ha affrontato il tema della rappresentanza femminile nel mondo dell’atletica, evidenziando la mancanza di figure tecniche al femminile. La sfida da superare consiste nel favorire l’ingresso di più donne nel settore, contribuendo a colmare il gap di talento e ad abbattere le barriere culturali che hanno limitato finora la partecipazione femminile. Una rivoluzione in corso, che richiede impegno e determinazione per essere portata avanti con successo.