La Nazionale italiana di calcio continua a brillare nella Nations League, raccogliendo un’altra vittoria convincente contro Israele, per 2-1, al Bozsik Stadion di Budapest. Questo successo arriva dopo l’ottima prestazione contro la Francia, dimostrando il percorso positivo della squadra allenata da Spalletti in questa fase a gironi. La partita ha visto l’entrata in scena di nuovi talenti e consolidato la grinta della squadra azzurra, con un occhio puntato sulle Finals del torneo.
Analisi della partita: avvio lento e risveglio finale
Sviluppi iniziali e il primo tempo
La partita ha avuto inizio con un’Italia che sembrava leggermente impacciata, lasciando l’iniziativa a un Israele pronto a creare difficoltà. Nonostante un campo reso insidioso dalla pioggia, gli azzurri hanno dovuto faticare per trovare il giusto ritmo. I primi minuti hanno visto Israele provare a farsi vedere in attacco, mentre l’Italia cercava di rispondere con infiltrazioni dalla fascia. Tra i principali protagonisti della fase iniziale si sono distinti Di Marco e Bastoni, entrambi attivi nella manovra e supportati da un Tonali sempre attento.
La prima vera opportunità di gol per l’Italia è arrivata a metà primo tempo, grazie a una discesa di Bellanova, il cui tiro tuttavia ha concluso la sua corsa a lato, inaudito errore in una posizione favorevole. Poco dopo, anche Israele ha sfiorato il vantaggio con Solomon, che, tuttavia, non ha concretizzato da pochi passi. Questi episodi hanno motivato l’Italia, che ha finalmente trovato il ritmo giusto, portando alla rete del vantaggio.
L’asse interista Di Marco-Frattesi si è rivelato letale: un cross dall’out destro di Di Marco ha trovato Frattesi pronto a deviare in rete di petto. Questo gol ha acceso la scintilla e l’Italia, galvanizzata, ha terminato il primo tempo in vantaggio, mostrando segni di una squadra in crescita rispetto ai momenti difficili passati.
Efficacia offensiva e gestione della partita
Nella ripresa, l’Italia ha continuato sulla scia positiva con un Frattesi instancabile che si è subito reso pericoloso. In cerca del raddoppio, l’azzurro si è ritrovato vicinissimo al gol, trovando però sulla sua strada l’impegnativo intervento di Gerafi, il portiere israeliano. Nonostante un paio di distrazioni che avrebbero potuto costare caro, la squadra si è mantenuta compatta.
Al 2-0, firmato da Moise Kean, l’Italia ha finalmente potuto tirare un sospiro di sollievo. Dopo un recupero palla, Raspadori ha calciato e la respinta del portiere ha consentito a Kean di insaccare da breve distanza. Con il match sotto controllo, Spalletti ha cominciato a far girare la rosa, inserendo Cambiaso e Udogie, ma nonostante le buone occasioni create, il 3-0 non è giunto.
Nel finale, uno spiraglio di luce per Israele è maturato con il gol di Abu Fani, che ha accorciato le distanze ad un minuto dalla fine. Nonostante ciò, la vittoria azzurra non è mai stata in pericolo, confermando il buon stato di salute di una Nazionale che continua a trovare la sua identità.
Spalletti e le scelte strategiche
Le modifiche tattiche e la formazione
Luciano Spalletti ha dimostrato grande acume strategico nella sua preparazione per questo incontro, apportando ben cinque cambi rispetto alla formazione che ha affrontato la Francia. In difesa, Gatti e Buongiorno hanno preso il posto di Di Lorenzo e Calafiori, mentre Bellanova ha sostituito Cambiaso come terzino destro. In attacco, Raspadori e Kean sono stati scelti per dare maggiore incisività alla fase offensiva.
Dall’altra parte, il ct israeliano Ben Shimon ha anche effettuato diverse modifiche, presentando un 4-2-3-1 con l’arrivo di Revivo in difesa e Dor Peretz a centrocampo, mostrando l’intento di dare un nuovo volto alla sua squadra, in cerca di risposte dopo le prestazioni precedenti.
Valutazione finale e prospettive future
Questa vittoria non solo rappresenta un risultato importante per l’Italia, ma anche una chiara affermazione della capacità del gruppo di Spalletti di adattarsi e crescere partendo dalle basi. Con sei punti in classifica, l’Italia si ritrova ora da sola in testa al Gruppo 2, lasciando la Francia e il Belgio a inseguire. Con lo sguardo fisso sulle Finals di Nations League e la prossima qualificazione per il Mondiale, il percorso degli azzurri continua a mostrare segni promettenti, preparando il terreno per futuri successi.