L’ultima partita della fase a gironi della Nations League ha visto l’Italia subire una sconfitta schiacciante contro la Francia, con un punteggio di 1-3. In una serata piovosa a San Siro, gli Azzurri hanno ceduto il passo ai transalpini, che, approfittando delle palle inattive, hanno mostrato una superiorità tattica evidente. Nonostante la qualificazione già acquisita per i quarti di finale da entrambe le squadre, l’importanza di mantenere un alto livello di prestazioni era palpabile. Questo incontro ha sollevato importanti interrogativi sulla direzione della squadra di Roberto Mancini.
Una partenza in salita e il gol di Rabiot
Il match ha avuto un avvio difficile per l’Italia, che si è trovata subito in svantaggio. Dopo solo tre minuti dall’inizio del gioco, Adrien Rabiot, ex giocatore della Juventus, ha portato in vantaggio la Francia con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Questo gol ha messo in difficoltà gli Azzurri, costretti a rincorrere da subito una squadra già collaudata. L’Italia ha tentato di reagire, ma la manovra di gioco si è rivelata farraginosa e poco incisiva.
La Francia, dal canto suo, ha controllato il gioco con sicurezza, sfruttando le debolezze della difesa italiana. Già al 33′, si è registrato un episodio che ha amplificato le difficoltà per la squadra di Mancini: una punizione dal limite dell’area calciata da Lucas Digne ha colpito la traversa e, dopo un rimbalzo sfortunato, ha trovato la schiena del portiere Gianluca Vicario, finendo in rete e segnando così un autogol inaspettato. Questa situazione ha ulteriormente complicato le cose per l’Italia, che si è trovata sotto di due reti in poco più di mezz’ora di gioco.
Un tentativo di recupero e la risposta immediata della Francia
Nonostante il pesante svantaggio, l’Italia ha mostrato segni di reazione e, al 35′, è riuscita a ridurre le distanze grazie a un gol di Andrea Cambiaso. L’ex giocatore del Genoa ha approfittato di un errore difensivo francese per ribadire in rete un pallone vagante nell’area. Questo gol ha acceso una breve fiammata di speranza nel pubblico di San Siro e tra i giocatori, che hanno cercato di riportarsi in partita.
Tuttavia, la Francia ha dimostrato di avere le idee chiare su come gestire la situazione. Con un approccio difensivo solido e ripartenze veloci, ha mantenuto il controllo del gioco, rendendo difficile per l’Italia sviluppare azioni pericolose. La situazione si è delineata ulteriormente al 65′, quando Rabiot ha realizzato la sua seconda rete su calcio di punizione, fissando il punteggio sul 3-1 e mettendo in ghiaccio la vittoria per i transalpini. La prestazione di Rabiot ha messo in evidenza la preparazione della Francia su palle inattive, aspetto su cui il c.t. Didier Deschamps ha puntato molto.
Limiti e futuri impegni per l’Italia
L’analisi della partita ha sollevato evidenti preoccupazioni su come l’Italia ha affrontato l’incontro. Nonostante un attacco che vanta talenti come Nicolo Barella e Federico Chiesa, la squadra ha mostrato una mancanza di idee chiare, spesso bloccata da una Francia ben organizzata e disciplinata. La prestazione nel complesso è stata percepita come opaca, con poche azioni realmente incisive e una pressione non costante sulle linee difensive avversarie.
Con la qualificazione per i quarti di finale della Nations League già assicurata, resta da vedere come l’Italia affronterà le prossime sfide. La squadra dovrà lavorare intensamente per correggere gli errori mostrati in questa partita e migliorare la propria prestazione in vista degli impegni futuri. L’attenzione si concentrerà ora sulla possibilità di consolidare la squadra, integrando nuove idee e strategie per affrontare al meglio le prossime competizioni internazionali. La lezione appresa dalla sconfitta contro la Francia può rivelarsi cruciale per la crescita e lo sviluppo del gruppo sotto Roberto Mancini.