Il club romano si prepara a una rivoluzione con l’arrivo del nuovo allenatore Ivan Juric. Il tecnico croato, già noto per le sue idee tattiche e la sua determinazione, ha il compito di risollevare la squadra dopo un avvio deludente. Con un focus particolare su intensità e pressing, Juric mira a trasformare la Roma in una squadra competitiva e coesa, pronta a affrontare le sfide del campionato.
Il nuovo allenatore: profilo e obiettivi di Ivan Juric
Ivan Juric, 47 anni, è un allenatore esperto proveniente da esperienze significative in Serie A, tra cui il Torino e il Verona. La scelta della dirigenza giallorossa di affidargli la panchina dopo sole quattro giornate di campionato sottolinea la necessità di un cambiamento radicale. Juric è conosciuto per il suo approccio pragmatico, mirato a massimizzare le risorse a disposizione e a sviluppare un gioco aggressivo e proattivo.
Giunto a Trigoria, Juric si è dato come obiettivo primario quello di ricompattare il gruppo, isolandolo dalle polemiche e dalle pressioni esterne. La sua strategia prevede un intenso lavoro di squadra, specialmente nei primi giorni del suo incarico. Per facilitare il processo di adattamento, ha optato per un ritiro “light”, che implica soggiorni notturni al centro sportivo per i giocatori, ma con possibilità di tornare a casa.
Il nuovo tecnico affronta immediatamente una delle sfide più grandi di ogni allenatore: fare in modo che i giocatori assimilino i suoi concetti tattici e rendano al massimo. Il match casalingo contro l’Udinese, attuale capolista, rappresenta un test cruciale per dimostrare l’efficacia della sua visione.
Il nuovo modulo: ritorno alla difesa a tre
Una delle prime modifiche tattiche che Juric apporterà alla squadra riguarda il sistema difensivo. La Roma, sotto la gestione di De Rossi, aveva gradualmente abbandonato la difesa a tre, ma Juric è un convinto sostenitore di questo schema. Il tecnico ritiene che una linea difensiva composta da tre centrali possa garantire maggiore solidità e copertura, sfruttando la fisicità dei difensori come Hummels ed Hermoso.
Questa scelta non solo mira a migliorare la fase difensiva della squadra, ma permette anche una maggiore libertà di movimento ai terzini, che potranno spingersi in attacco senza compromettere l’equilibrio difensivo. Talenti come Koné e Cristante, noti per la loro corsa e intensità, sono destinati a rivestire un ruolo chiave nel centrocampo, offrendo supporto sia in fase di recupero palla che di costruzione del gioco.
L’approccio di Juric non si ferma alla difesa. La ricerca della giusta combinazione di giocatori sulle fasce sarà cruciale per completare il puzzle. L’infortunio di Saelemaekers ha complicato le scelte, ma Juric si affiderà ad Angelino come quinto di sinistra e probabilmente vedrà Celik prevalere su El Shaarawy a destra. Il ritiro e l’allenamento intensivo aiuteranno i giocatori a adattarsi rapidamente ai nuovi schemi.
Attacco e dinamiche offensive: un nuovo volto
In attacco, Juric punta a creare un reparto offensivo dinamico e mobile, in grado di riattaccare immediatamente dopo la perdita del possesso. Il ruolo di punta centrale sarà occupato da Dovbyk, un giocatore che può garantire gol e fisicità. A supportarlo, Juric potrebbe schierare una serie di talenti tra cui Pellegrini, Dybala, Soulé, Le Fée e Baldanzi, ciascuno in grado di fornire contributi significativi.
L’obiettivo di Juric è quello di sviluppare un gioco fluido, che faccia leva sulle caratteristiche individuali dei giocatori, creando situazioni di sovrannumero in fase offensiva. La scelta di rinforzare la squadra con giocatori dotati di grande gamba e capacità di pressing renderà la Roma un avversario difficile da affrontare.
Le prossime partite saranno decisive per testare la nuova strategia, con l’attenzione rivolta a come i giocatori entreranno nel nuovo sistema di gioco di Juric. Con la stagione ancora in fase iniziale, la Roma ha l’opportunità di reinventarsi e puntare a obiettivi ambiziosi.