Mentre Jannik Sinner si appresta a tornare in Italia per difendere i colori azzurri in Coppa Davis dopo il suo trionfo agli US Open, persiste un’incertezza che coinvolge il caso di doping legato al Clostebol. L’atleta, assolto dalla ITIA , continua a essere al centro di attenzioni, con la possibilità che la WADA presenti un ricorso al TAS di Losanna. Anche se in molti speravano in una chiusura definitiva della vicenda, i regolamenti in materia di antidoping rimandano la questione a uno stato di indeterminatezza.
la situazione attuale del caso doping
La posizione della WADA e i diritti di ricorso
La WADA ha tempo fino alla fine di questo mese per decidere se presentare un ricorso ufficiale contro la sentenza di assoluzione dell’ITIA riguardo alla positività di Jannik Sinner al Clostebol. La situazione è complicata e alimenta le speculazioni: dopo aver richiesto i fascicoli, l’agenzia antidoping mondiale ha 21 giorni per valutare la documentazione ricevuta. Secondo le fonti, la WADA ha confermato che “la revisione del caso è ancora in corso” e che, al momento, non è stata presa alcuna decisione.
Il TAS non ha ancora ricevuto alcun ricorso. Tuttavia, le norme antidoping conferiscono alla WADA ulteriori 21 giorni per decidere se contestare la sentenza dell’ITIA. Un eventuale appello sarebbe una mossa che sembra improbabile, considerando il rischio di un possibile errore nel giudizio. Tuttavia, se si arrivasse al TAS, ci potrebbero essere conseguenze negative per Sinner, che potrebbero includere anche una squalifica parziale.
L’assenza di ricorsi da parte di NADO Italia
Un altro aspetto da considerare è la posizione di NADO Italia, che fino ad ora non ha presentato ricorso. Questo elemento suggerisce che non ci siano ulteriori sviluppi immediati da parte dell’agenzia antidoping italiana. Sebbene non ci siano stati appelli in questo frangente, la possibilità di un intervento da parte della WADA rimane un’incognita.
la vicenda di Jannik Sinner e il clostebol
L’episodio di positività e il suo contesto
Jannik Sinner è risultato positivo al Clostebol durante il torneo di Indian Wells il 10 marzo, una circostanza che ha portato a due controlli. Il tennista ha sostenuto di essere entrato in contatto con la sostanza a causa di contaminazione, per effetto di un farmaco da banco, il Trofodermin, usato dal suo fisioterapista per trattare una piccola ferita. Questa affermazione ha giocato un ruolo cruciale nella difesa di Sinner e nella successiva assoluzione.
Sinner ha potuto continuare la sua carriera sportiva grazie a un appello di successo contro la sospensione provvisoria che viene solitamente attivata in casi simili. Questa situazione ha creato tensioni sia a livello personale che professionale, un aspetto ben evidenziato dal suo staff, in particolare dall’allenatore Darren Cahill, che ha elogiato la resilienza del giovane tennista durante questo periodo difficile.
L’importanza della comunicazione e del sostegno
Darren Cahill ha enfatizzato l’importanza della comunicazione e del supporto all’interno del team di Sinner. La figura di Cahill, con la sua lunga esperienza nel tennis, ha avuto un impatto significativo, aiutando Sinner a rimanere concentrato sugli obiettivi sportivi nonostante le avversità . Attraverso il supporto reciproco, il team ha saputo affrontare le difficoltà , mantenendo alto il morale e la determinazione.
Cahill ha anche sottolineato il valore di Sinner come persona, affermando che “il suo obiettivo era aiutarlo a diventare un modello per i giovani”. La maturità del tennista nell’affrontare le avversità ha mostrato una crescita personale e professionale significativa, avendo il merito di ispirare altri con il suo comportamento e approccio alla competizione.
Sinner si prepara ora a tornare in Italia, ansioso di partecipare alla Coppa Davis, un appuntamento che promette di essere carico di emozioni e nuove sfide, mentre la questione del Clostebol continua a gravare sul suo percorso.