Il tennista italiano Jannik Sinner, primo nella storia del nostro paese a conquistare il vertice della classifica mondiale del tennis, si prepara con entusiasmo al suo debutto alle Olimpiadi di Parigi 2024. Sottoposto alle visite mediche presso il Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ del Coni, Sinner è accompagnato dal preparatore atletico Umberto Ferrara e accolto da importanti figure come il Segretario Generale del Coni Carlo Mornati e il Capitano della Nazionale di Coppa Davis Filippo Volandri. Le visite, condotte sotto la supervisione della Dottoressa Maria Rosaria Squeo, Responsabile dell’Area Olimpica dell’Istituto, costituiscono un passo significativo nella sua preparazione per l’evento sportivo più prestigioso al mondo.
Sinner, visibilmente contento per il suo stato di forma, ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare con dedizione e costanza per raggiungere nuovi traguardi. Tra i prossimi appuntamenti in agenda, l’Atp 500 di Halle e Wimbledon precederanno la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi, evento che il tennista afferma essere un momento cruciale nella sua carriera. Nonostante la sua recente conquista della vetta del ranking mondiale, Sinner si mostra concentrato sul percorso ancora da compiere, consapevole che, a soli 23 anni, ha di fronte a sé molte sfide e opportunità di crescita sia sul campo da tennis che nella sua vita personale.
Al termine delle visite mediche, Jannik Sinner ha avuto l’occasione di incontrare l’amico Filippo Tortu, vice campione d’Europa dei 200 metri, dando vita a un momento di condivisione e sostegno reciproco tra due talenti italiani di spicco. Tortu, un altro elemento di spicco nell’Italia Team, si unirà a Sinner nell’esperienza olimpica, condividendo l’entusiasmo e l’onore di rappresentare il proprio paese ai Giochi di Parigi 2024. Guardando avanti, Sinner esprime la sua determinazione a dare il massimo sia a Wimbledon che alle Olimpiadi, focalizzando i suoi obiettivi personali non solo sul successo sportivo, ma anche sul costante miglioramento come atleta e come individuo, con l’auspicio di tenere alta la bandiera dell’Italia sul palcoscenico internazionale.