La recente intervista rilasciata da Jeda a Radio Goal offre uno spaccato interessante sulle dinamiche che coinvolgono il mondo del calcio attuale, dal tema degli infortuni alle performances dei giocatori, con un focus particolare sulla situazione di David Neres. L’ex calciatore non teme di affrontare argomenti delicati e sembra avere chiare opinioni su molte questioni legate al gioco.
Troppe partite e il peso degli infortuni
Jeda ha sollevato un tema cruciale riguardo alla gestione delle partite nel calcio moderno, evidenziando come l’attuale carreggiata di incontri possa portare a una serie di infortuni. Secondo il suo punto di vista, i calciatori non sono semplici atleti, ma professionisti il cui corpo ha bisogno di un adeguato riposo. La critica principale che muove è il carico eccessivo di lavoro cui sono sottoposti, affermando che il ritmo serrato non fa altro che affaticare i giocatori a tal punto da compromettere le loro performance sul campo.
Il calciatore, pur guadagnando cifre significative, non deve subire pressioni esagerate, e non deve essere costretto a scendere in campo per le competizioni nazionali, specialmente quando gli stessi club lo coinvolgono nel loro programma. Jeda sottolinea che le squadre pagano gli stipendi e, quindi, dovrebbero avere un potere decisionale riguardo la disponibilità dei propri giocatori durante le convocazioni per le selezioni nazionali. Ritiene quindi che, mentre i club investono enormi risorse per i propri atleti, dovrebbero avere il diritto di proteggere i loro interessi.
David Neres: il talento che brilla
Parlando di David Neres, Jeda ha elogiato le abilità straordinarie del calciatore nel ricoprire più ruoli nel comparto offensivo. Neres ha dimostrato di essere in ottima forma fisica, un aspetto che, secondo Jeda, sta avendo un impatto notevole sul gioco. La serenità mostrata dal giocatore lascia intendere una forte integrazione con la squadra, quasi come se avesse già interiorizzato la cultura calcistica di Napoli.
L’ex campione ha messo in luce anche la questione della selezione in Nazionale, ponendo interrogativi sulla scelta degli atleti da convocare. Il Brasile, per diverso tempo, non è riuscito a conquistare titoli internazionali, cosa che porta Jeda a riflettere sulla necessità di rivedere i criteri di selezione. La crescita di Neres, in particolare, non dovrebbe passare inosservata e la sua attuale forma fisica lo renderebbe un candidato ideale per rappresentare il Brasile.
L’impatto culturale del calcio in Italia
Un altro aspetto importante affrontato da Jeda riguarda il modo in cui il calcio viene vissuto in Italia, in particolare nel sud del Paese. L’ex calciatore ha descritto un’atmosfera di passione palpabile, paragonandola a quella del Brasile. Questo amore per il calcio rende gli stadi meravigliosamente vibranti, facendo sentire i giocatori parte di qualcosa di più grande.
La differenza tra il calcio del nord e quello del sud è evidente non solo nell’approccio del gioco, ma anche nell’attitudine dei tifosi. Jeda ha ricordato come, vivendo in Italia, abbia appreso rapidamente la necessità di adattarsi a un diverso stile di vita e di allenamento, sottolineando quanto i calciatori italiani possano influenzare positivamente le carriere di quelli stranieri. La sua esperienza ha rivelato una dimensione affettiva nel calcio meridionale che è difficile da replicare altrove, rendendo l’impatto di Neres ancora più significativo nel contesto attuale della squadra.