Josh Nebo racconta il suo percorso dal college al successo con l’Olimpia Milano

Josh Nebo, nuovo acquisto dell’Olimpia Milano, ha condiviso la sua esperienza sportiva e le aspettative per la stagione 2024/25. Il giocatore sloveno, conosciuto per le sue abilità atletiche e il suo impegno costante, si è soffermato sugli eventi che hanno caratterizzato la sua carriera, dal college fino all’approdo in Eurolega. Questo articolo esplora le sue dichiarazioni e la visione per il futuro nell’ambito del basket europeo.

I tempi del college: la sfida dell’esordio

Josh Nebo ha iniziato la sua carriera di basket in maniera poco convenzionale. Dopo un anno di fermo a causa della redshirt a Texas A&M, ha accettato un’opportunità per giocare con St. Francis in Pennsylvania. “Avevo una sola proposta. St. Francis era lontano da casa e non avevo alternative,” ha spiegato il giocatore. Questo periodo di inattività forzata si è rivelato cruciale per il suo sviluppo fisico e tecnico.

Durante questo anno, Nebo ha dedicato tempo al potenziamento muscolare, trasformando il suo corpo e affinando le sue abilità. “Ero magrissimo, non avevo massa muscolare, ma il tempo trascorso in palestra mi ha permesso di concentrarmi sul fisico e migliorare in campo,” ha raccomandato. Questo passaggio, dal non avere opzioni all’essere in grado di competere, ha segnato l’inizio di una nuova traiettoria nella sua carriera.

Il sogno NBA: sfide e incertezze

L’avventura di Nebo ha purtroppo subito una battuta d’arresto a causa della pandemia di Covid-19. “Il virus mi ha negato la possibilità di partecipare ai workout per le squadre NBA,” ha raccontato. Questa mancanza di occasioni dirette per mettersi in mostra ha portato a una situazione di incertezza. “Sapevo che non sarei stato scelto e avevo bisogno di provini per farmi conoscere di più, ma non potevo farli.”

La sua ambizione di entrare nel mondo dell’NBA ha subito un duro colpo, ma Nebo ha scelto di affrontare la sfida e cercare nuove opportunità. Nonostante le difficoltà, il desiderio di competere e migliorarsi lo ha spinto a proseguire la carriera in Europa.

L’anno da rookie in Europa: una svolta determinante

Nebo ha descritto il suo trasferimento in Europa come una decisione fondamentale, convinto che fosse meglio piuttosto che vagare senza meta nell’NBA. “È stato uno shock culturale. Era il mio primo anno lontano da casa,” ha dichiarato. Nonostante le difficoltà iniziali, ha trovato un grande supporto in un allenatore e nei compagni di squadra, che lo hanno accolto e guidato.

Questo periodo ha rappresentato un’importante esperienza formativa per Nebo. “La vita era tutta dedicata agli allenamenti e a casa,” ha affermato. Tuttavia, le certezze sono arrivate grazie a un buon allenatore, Ariel Beit-Halahmy, e a veterani che lo hanno aiutato a integrarsi e a imparare i meccanismi del basket europeo.

Joe Ragland: il mentore in campo e fuori

Uno dei punti salienti del suo percorso è stato l’incontro con Joe Ragland. “Joe è stato la cosa migliore che mi potesse capitare,” ha affermato Nebo. La sua influenza non si è limitata al campo da gioco; anche nella vita quotidiana, Ragland si è dimostrato un ottimo mentore. Nebo ha descritto come Ragland gli abbia insegnato a concentrarsi sui dettagli e a migliorare il suo gioco.

“Abbiamo guardato insieme i video delle partite e ho ascoltato le sue critiche,” ha spiegato Nebo. Questo tipo di feedback e il supporto di un compagno esperto sono stati fondamentali per la sua crescita, contribuendo ad affinarne le capacità e a prepararlo per le sfide future.

L’impatto con Eurolega a Kaunas: un nuovo inizio

Arrivato a Kaunas, Nebo si è trovato immerso nell’Eurolega, il che ha rappresentato un cambiamento significativo dopo il suo periodo in Israele. “Ero un grande fan dell’EuroLeague, seguivo tutte le partite,” ha condiviso. Questa passione ha giocato un ruolo chiave nel suo approccio al gioco, permettendogli di comprendere meglio la complessità e l’intensità di questa competizione.

Durante la sua esperienza con il nuovo team, ha enfatizzato l’importanza del lavoro quotidiano, sottolineando che il successo non è solo il risultato delle prestazioni di partita, ma anche della preparazione. “Si tratta di avere pazienza e continuità,” ha detto Nebo, indicando che la crescita professionale richiede un impegno costante.

Rimbalzi e responsabilità: il suo approccio al gioco

Nebo ha parlato dell’importanza di avere una mentalità competitiva, soprattutto nella lotta a rimbalzo. “La chiave è giocare duramente, avere un motore che va sempre,” ha detto. Per lui, i rimbalzi non sono solo una statistica, ma rappresentano il compito principale di un giocatore all’interno della squadra. “L’obiettivo è essere il migliore nel proprio lavoro,” ha ribadito, esprimendo il desiderio di eccellere in ogni aspetto del suo ruolo.

Questo spirito competitivo è parte integrante della sua filosofia di gioco e si riflette nel suo approccio al basket, dove l’impegno nel catturare i rimbalzi è considerato un modo per dimostrare valore e responsabilità.

L’offerta dell’Olimpia: un futuro promettente

Nebo ha scelto di unirsi all’Olimpia Milano per le ambizioni della squadra e la condivisione di obiettivi. “Questo è un grande club, che vuole tornare al top della competizione,” ha detto. L’atleta crede fermamente di poter contribuire a questo percorso, condividendo con la società l’intento di competere a livelli elevati, sia in LBA che in Eurolega.

La passione di Nebo per il gioco si allinea perfettamente con gli obiettivi dell’Olimpia, rendendo questa nuova avventura un capitolo promettente della sua carriera. Con determinazione e un forte senso di responsabilità, è pronto a portare il suo contributo per raggiungere successi significativi.

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Redazione