L’ormai ex falconiere della Lazio, Juan Bernabé, è al centro di una polemica intensa e controversa che sta tenendo banco nel mondo del calcio e oltre. La recente diffusione di immagini post-operatorie ha portato al suo licenziamento immediato e all’esplosione di sentimenti contrastanti tra le diverse parti coinvolte. In questo contesto, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha assunto una posizione ferma e senza appelli, lasciando trasparire la durezza con cui la società affronta situazioni tanto critiche.
Bernabé, dopo il licenziamento, ha scelto di barricarsi all’interno della sua abitazione a Formello. Qui, attende di completare il suo percorso di recupero post-operatorio, mentre si mostra inconsolabile e consapevole della gravità della sua situazione. Le immagini che ha condiviso, inopportunamente per un soggetto pubblico, hanno sollevato un’ondata di indignazione, sfociando in un provvedimento disciplinare severo.
Dalla sua stanza, il falconiere non ha perso tempo e ha deciso di esprimere il suo disagio attraverso i social media. In un messaggio aperto, si è dichiarato pentito, chiedendo perdono a tutti coloro che sono stati colpiti dalle sue azioni. Tuttavia, oltre a scusarsi con i tifosi e la dirigenza, ha incontrato non poche difficoltà nel rivolgere le sue scuse personali a Lotito.
Bernabé ha ammesso il dolore e la vergogna provati, soprattutto nei confronti dei genitori di bambini minorenni, sottolineando l’importanza di un buon esempio per le nuove generazioni. La sua apertura al dialogo, seppur presente, resta incrinata dall’orgoglio e dalla necessità di riconoscere le sue responsabilità. Un uomo che, pur avendo dedicato quindici anni alla Lazio, ora si trova a dover affrontare le conseguenze delle proprie scelte.
Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha reagito con rassegnazione e fermezza. Di fronte al dolore manifestato da Bernabé, ha mantenuto il punto di vista imprenditoriale. “Questa è la Lazio, mica stiamo a parlà de Cicciolina,” ha affermato. Le sue parole sottolineano la necessità di proteggere l’immagine della società, soprattutto perché essa è quotata in borsa e soggetta a rigidi controlli.
Il numero uno laziale ha messo in evidenza il danno che il comportamento dell’ex falconiere ha arrecato all’immagine del club. Lotito ha richiamato alla responsabilità di chi occupa ruoli di visibilità, soprattutto considerando che Bernabé lavorava anche a stretto contatto con i più giovani, come gli alunni delle scuole. Per Lotito, ciò che è successo non è solo una questione di comportamento personale, ma è un affronto all’immagine e ai valori che rappresenta la Lazio.
Continuando nel suo discorso, ha parlato del bisogno di rispettare le normative sportive. Lotito ha affermato che dar vita a una violazione di tali norme non sarebbe stato tollerato. La sua allusione ai “saluti romani” e i riferimenti alla sua visione personale hanno sollevato sconcerto, dimostrando quanto difficile sia il momento per Bernabé e per la società stessa in questo frangente complicato.
Amid l’evidente tensione, Bernabé ha tentato di rimediare alla situazione attraverso un messaggio sui social. Ha dichiarato di sentirsi realmente dispiaciuto e ha voluto esprimere il suo rammarico, specificando di non voler mancare di rispetto ai genitori e ai bambini che guardano a lui come un modello. Senza sottrarsi alle sue responsabilità, ha detto di accettarle, dichiarandosi disposto a pagare le conseguenze delle azioni intraprese.
Abbastanza interessanti sono le parole riguardo il simbolo di Olympia, mascotte della Lazio, che spesso ispira i più piccoli. Bernabé ha manifestato l’intento di richiamare l’attenzione sulla necessità di gestire l’immagine pubblica non solo per la propria carriera, ma anche per l’impatto che ha sui più giovani.
Concludendo il suo sfogo, l’ex falconiere ha lasciato aperta la porta alla possibilità di un dialogo futuro con Lotito, auspicando che la responsabilità si faccia largo nella conversazione. Questa è una vicenda che ha colpito profondamente non solo il diretto interessato, ma anche tutto l’ambiente legato alla Lazio, in attesa di risvolti significativi.