Juan Manuel “Lobito” Fernandez si è aperto sulle sue recenti battaglie personali, un viaggio tortuoso che lo ha portato a considerare il ritiro dalla pallacanestro professionistica. In una conversazione pubblicata su Tuttosport, il giocatore ha svelato la complessità delle difficoltà affrontate negli ultimi due anni, culminate nel desiderio di ritrovare il suo posto nel mondo del basket, in particolare con il rientro alla Reyer Venezia. Le sue parole rivelano una profonda introspezione e una ricerca di significato in un momento di crisi.
Le sfide personali negli ultimi due anni
Fernandez descrive un periodo travagliato dove le pressioni professionali e personali si sono sovrapposte, creando una tempesta emotiva difficile da gestire. Non è stata una sola causa a determinare il suo momento di crisi, ma piuttosto una serie di eventi che si sono accumulati nel tempo. “Piano piano mi hanno portato in un posto dove non stavo bene,” ha confessato. Sentendo una mancanza di obiettivi e motivazione, il giocatore ha lottato contro sensazioni che lo hanno paralizzato.
Il tema della depressione e dell’ansia emerge con chiarezza. “Ci sono stati momenti in cui non volevo uscire dalla camera da letto,” rivela. L’ansia ha preso il sopravvento, portandolo a sentire il cuore battere forte ogni volta che si avvicinava al palazzetto. Questi sentimenti lo hanno portato a prendere una decisione difficile: fermarti e allontanarsi dal mondo del basket per rifocalizzarsi su sé stesso.
Il trasferimento negli Stati Uniti e l’impatto sulla famiglia
La vita di Fernandez ha subito un cambiamento significativo con il trasferimento in Florida, una scelta strategica condivisa con la sua famiglia. Sua moglie, cresciuta in America, e i loro figli, di 7 e 9 anni, hanno affrontato questo nuovo capitolo con entusiasmo ma anche con le sue sfide. Per i bambini è stata una vera e propria rivoluzione, dal punto di vista linguistico e culturale, adatta a un’esperienza che certamente segnerà il loro percorso di crescita.
Fernandez ha evidenziato come le preoccupazioni siano spesso più sue e di sua moglie che dei bambini, i quali si sono rapidamente adattati alla nuova realtà . Questo cambiamento, però, ha rappresentato anche una boccata d’aria per il giocatore, permettendogli di esplorare nuove strade e affrontare le sue ansie da una nuova prospettiva.
Il ritorno alla pallacanestro e le aspettative in serie a
Il ritorno nel mondo del basket è stato un passo cruciale per Fernandez. Con l’eco delle esperienze passate, ha sentito la necessità di sapere come il mercato avrebbe reagito alla sua ricomparsa. Diverse squadre di A2 si sono fatte avanti prima che Venezia lo contattasse. Questo momento ha acceso in lui una forte determinazione: “A quel punto è stata subito la mia priorità ,” ha affermato con entusiasmo.
La Serie A rappresenta una sfida significativa, tanto sul piano atletico quanto sul piano competitivo. Il livello del gioco è elevatissimo e richiede un impegno fisico notevole. “Lo sport va verso un gioco più fisico, veloce, atletico,” ha sottolineato Fernandez, consapevole delle sfide che lo attendono. La sua visione si è rinnovata, spingendolo a bramare per una nuova prova di sé stesso, pronto a riscrivere il proprio capitolo sportivo con la Reyer Venezia.