Il mondo del calcio si prepara a dire addio a uno dei suoi protagonisti più rispettati. Kevin Strootman, centrocampista olandese di 34 anni, ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica. L’annuncio è arrivato attraverso un post divulgato sul suo profilo Instagram, dove ha espressamente dichiarato: “La mia carriera è arrivata alla fine. Grazie football!”. La decisione, frutto di una lunga riflessione, segna la conclusione di un percorso sportivo ricco di successi, sfide e momenti indimenticabili.
Kevin Strootman è nato a Zaandam, nei Paesi Bassi, il 13 febbraio 1990. La sua carriera professionale è iniziata nel 2007 con il FC Utrecht, dove ha rapidamente guadagnato notorietà grazie alle sue eccellenti doti tecniche e alla versatilità nel giocare come centrocampista. Prodotto del vivaio dell’Utrecht, ha fatto il suo esordio in Eredivisie a soli 17 anni, collezionando buone prestazioni che hanno attirato l’attenzione di club più prestigiosi.
Nel 2013, Strootman si trasferisce in Italia per vestire la maglia della AS Roma. Qui, sotto la guida di allenatori come Rudi Garcia, il giocatore ha dimostrato tutto il suo valore, diventando un elemento chiave nel centrocampo giallorosso. Durante la sua permanenza alla Roma, Strootman ha collezionato 126 presenze e ha contribuito alla scalata della squadra ai vertici della Serie A, segnando anche alcune reti decisive.
Dopo cinque anni trascorsi nella capitale, nel 2018 Strootman viene ceduto al Genoa, dove continua a mettere in mostra le sue qualità. Tuttavia, la sua avventura ligure si interrompe nel 2021, quando si trasferisce al Cagliari, per poi tornare al Genoa dove ha concluso il suo contratto. Nonostante i cambiamenti, l’olandese ha sempre mantenuto alta la sua reputazione come centrocampista di valore, noto per la sua abilità nel recupero palla e per la sua visione di gioco.
Oltre alla carriera nei club, Kevin Strootman ha avuto un ruolo importante nella Nazionale olandese. Con 46 presenze e diversi gol all’attivo, ha partecipato a competizioni cruciali come il Campionato Europeo e la Coppa del Mondo. La sua presenza nella formazione nazionale è stata fondamentale durante le campagne di qualificazione e ai tornei internazionali, portando la sua squadra a sfidare le migliori nazionali del mondo.
Strootman è stato parte della Nazionale durante un periodo di transizione, in cui i Paesi Bassi hanno cercato di ritrovare la propria identità calcistica dopo un periodo di risultati insufficienti. La sua leadership in campo e la capacità di creare gioco, unite a una solida etica di lavoro, l’hanno reso un punto di riferimento per molti giovani calciatori olandesi.
Nonostante alcuni infortuni che hanno messo a dura prova la sua carriera, Strootman ha sempre dimostrato grande resilienza e una forte motivazione, riuscendo a tornare ai livelli di performance richiesti nel calcio professionistico. La sua carriera in Nazionale si è contraddistinta per momenti di grande intensità, sottolineando la sua importanza sia come giocatore che come uomo spogliatoio.
Con il ritiro di Kevin Strootman, il calcio perde un atleta che ha saputo incarnare valori come dedizione, sportività e determinazione. Il suo viaggio attraverso i club italiani e la Nazionale olandese ha lasciato un segno indelebile nel panorama calcistico, ispirando giovani talenti e appassionati del gioco. In un’epoca in cui la figura del centrocampista assume sempre più rilevanza nelle squadre di calcio moderne, Strootman rappresenta un archeotipo di giocatore completo, capace di unire qualità difensive e offensive al servizio del collettivo.
Il saluto che Strootman ha riservato al mondo del football non è solo un addio, ma una celebrazione di una carriera che merita di essere ricordata e ammirata. Resterà un simbolo per coloro che hanno seguito le sue gesta e un esempio da seguire per le future generazioni di calciatori. L’addio al calcio professionistico di Kevin Strootman non segna solo la fine di un percorso individuale, ma un pezzo di storia che si chiude nel grande libro del calcio.