Un nuovo capitolo discografico di Pellegrino & Zodyaco si fa strada nel panorama musicale contemporaneo con “Koinè”, un’opera che esplora il desiderio di evasione attraverso sonorità fresche e innovative. Ispirato dall’“Elogio della fuga” di Henri Laborit, questo album mette in luce il desiderio di liberazione e la ricerca di nuove dimensioni sonore. Si tratta di un viaggio senza meta che invita l’ascoltatore a esplorare l’immaginario collettivo legato alla libertà creativa.
Pellegrino: Pioniere del suono napoliterraneo
Pellegrino, fondatore dell’etichetta Early Sounds Recordings, è un nome di riferimento nel panorama musicale napoletano. La sua esperienza come produttore, DJ e songwriter si estende ben oltre i confini della città, portando il suono napoliterraneo nei dancefloor di tutta Europa. Il suo percorso lo ha visto collaborare con artisti di vario genere e cimentarsi in dj-set che hanno fatto vibrare alcune delle piste da ballo più celebri, da Napoli a Berlino. Qui, ha avuto un ruolo chiave nell’organizzazione di eventi al club Sameheads, una delle sue tappe fondamentali nella sua carriera.
Un aspetto distintivo del lavoro di Pellegrino è la sua capacità di amalgamare ritmi latini e funk con elementi del misticismo mediterraneo, creando così un’armonia originale. “Koinè” è il frutto di un lungo percorso che ha avuto inizio nel 2018 con l’avvio del progetto Pellegrino & Zodyaco, sviluppando così un linguaggio musicale che fonde il sacro e il profano.
L’essenza di Koinè: Un linguaggio comune
Il titolo “Koinè” racchiude in sé una profonda ricerca di connessione attraverso la musica. Il termine, che significa “linguaggio comune”, esprime perfettamente l’intento di Pellegrino e Zodyaco di creare una fusione di lingue e dialetti, dando vita a un mosaico sonoro che sfida le convenzioni tradizionali. Questo approccio è evidente sia nei testi sia nei ritmi proposti, che integrano la tradizione melodica napoletana con generi come disco, funk, jazz fusion e world music.
Nel percorso di creazione di questo album, Pellegrino ha intenzionalmente abbandonato le strutture legate al revivalismo. La sua scelta di sperimentare con strumenti vintage, percussioni etniche e atmosfere arabe, crea paesaggi sonori che portano l’ascoltatore a immaginare nuovi mondi. Grazie a questa contaminazione, l’album risulta un elogio a una continua evoluzione musicale e culturale.
Un elogio alle contaminazioni musicali
Pellegrino & Zodyaco non temono di esplorare e guadagnare spazi inediti. “Koinè” si pone come un progetto che celebra le contaminazioni musicali, fondendo brani di matrice popolare e contemporanea con una pulsante energia dance. La varietà delle influenze si traduce in un equilibrio dinamico tra tradizione e innovazione. La ricerca di Pellegrino si muove in un delicato equilibrio che sa mantenere vive le proprie radici mentre si proietta verso sonorità moderne.
Attraverso i lavori precedenti come “Zodyaco I” e “Morphé”, l’artista ha tracciato le linee di un nuovo corso per la musica napoletana. Ora, con “Koinè”, Pellegrino & Zodyaco offrono un ritratto autentico della “nuova scuola” napoletana, dimostrando che la musica non ha limiti e che è sempre in evoluzione.
La tracklist di “Koinè”
L’album offre un’ampia gamma di brani che spaziano in diverse atmosfere sonore, dando vita a un’esperienza d’ascolto variegata e coinvolgente. La tracklist è un viaggio che promette di sorprendere e di far ballare, riflettendo le influenze che hanno plasmato il lavoro di Pellegrino & Zodyaco. Ecco i titoli delle tracce presenti nell’album:
- Pecché
- Mario
- L’aura
- Palepoli
- Saditè
- La Malìa del Sur
- Faccussì
- Sirene
In sintesi, “Koinè” di Pellegrino & Zodyaco è un invito all’escapismo musicale, un’opera che riflette la ricchezza culturale e la creatività della musica contemporanea, mantenendo salde le tradizioni partenopee. Il lavoro rappresenta una tappa significativa nel viaggio che ha intrapreso l’artista, portando un messaggio di libertà e espressione creativa.