La battaglia legale per l’eredità di Gianni Agnelli: nuovi sviluppi a Torino

Nel cuore della causa civile promossa da Margherita Agnelli per questioni legate all’eredità del padre, Gianni Agnelli, emergono nuovi dettagli. Dopo una sospensione nel giugno dello scorso anno annullata parzialmente dalla Cassazione, la giudice Nicoletta Aloj ha comunicato la riapertura del caso, coinvolgendo i figli John, Lapo e Ginevra Elkann. L’audizione di testimoni, tra cui figura John Elkann, e l’esibizione di documenti sono stati ordinati dalla giudice, che ha fissato il prosieguo della causa per il 2 dicembre.

L’avvio dell’istruttoria sulla prova: una nuova fase nel processo

La fase attuale del processo richiede un’istruttoria approfondita su alcuni capitoli di prova presentati dalle parti coinvolte. I documenti e le testimonianze, che saranno acquisiti come parte di questa fase, sono chiave per il prosieguo della causa. La richiesta di introdurre carte relative alla ‘cassaforte’ di famiglia, controllante le società del gruppo, è stata respinta. Margherita Agnelli, che nel 2004 rinunciò all’eredità paterna per 1,2 miliardi di euro, contesta la validità dei testamenti redatti dalla madre, Marella Caracciolo, che nominarono John, Lapo e Ginevra come eredi. La giudice ha ordinato ai fratelli Elkann la presentazione di documenti su società finanziarie e conti bancari detenuti all’estero da Marella.

Il focus sull’indagine dei rapporti bancari e società finanziarie intestati a Marella

L’attenzione dell’istruttoria si concentra sui rapporti bancari e sulle società finanziarie formalmente intestati o riconducibili a Marella Caracciolo. La ricostruzione del patrimonio della donna dopo la morte di Gianni Agnelli è uno degli obiettivi principali. La giudice si riserva il diritto di acquisire gli inventari degli immobili del Testamento Agnelli dall’anno 2003 in avanti, in base all’evoluzione del procedimento legale.

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Redazione