La campagna di sensibilizzazione #NessunaScusa, lanciata da UN Women, si propone di affrontare il persistente problema della violenza sulle donne in Italia, sottolineando la necessità di un cambiamento culturale oltre alle leggi già esistenti. L’iniziativa è stata presentata da Mara Carfagna, deputata di Noi Moderati-Centro Popolare, in un incontro che ha riunito figure politiche e rappresentanti della società civile per discutere l’importanza di sradicare una cultura che favorisce l’idea di possesso e di dominio. Il tragico dato di una donna uccisa ogni tre giorni in Italia rende urgente l’appello a una mobilitazione collettiva contro la violenza.
Mara Carfagna, che opera nel campo della lotta contro la violenza sulle donne da quasi due decenni, ha aperto l’evento alla LUISS con una riflessione su quanto, nonostante i progressi normativi, la cultura faccia fatica a seguire il passo evolutivo necessario. Secondo Carfagna, è fondamentale avviare una vera e propria rivoluzione culturale per combattere la violenza di genere. La deputata ha messo in evidenza il contrasto tra legislazione e cultura, affermando che il radicamento di un’idea di possesso continua a negare spazi essenziali di libertà e indipendenza alle donne.
Carfagna ha evidenziato l’importanza della campagna, che si distingue per il suo forte messaggio: non ci sono giustificazioni valide per la violenza. Dichiarazioni come “mi ha tradito” o “mi ha provocato” non devono più trovare spazio nella società. La sua visione è chiara: è necessario che le istituzioni, unite, si facciano portavoce di questo cambiamento, richiedendo un’elevazione della voce collettiva a sostegno delle donne.
L’evento ha visto la partecipazione di personalità di spicco della politica italiana, come il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha preso parte in videocollegamento. Tra gli intervenuti figurano anche il capogruppo del PD al Senato Francesco Boccia e la senatrice Valeria Valente, già presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio. Anche la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi e Gino Cecchettin hanno contributo alla discussione.
La campagna ha ricevuto il sostegno di numerosi leader politici, tra cui messaggi di incoraggiamento dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, e dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Importanti figure istituzionali, come la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella e il presidente del M5S Giuseppe Conte, hanno espresso la loro adesione tramite videomessaggio, riconoscendo l’importanza del tema affrontato dalla campagna.
Oltre alle figure politiche, la campagna #NessunaScusa ha attratto l’attenzione di personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Celebrità come Carlo Conti, Alessia Marcuzzi e Amadeus hanno unito le forze per dare voce a un messaggio che deve trascendere le barriere politiche e sociali. Inoltre, sportivi del calibro di Gianmarco Tamberi e Matteo Berrettini hanno espresso la loro solidarietà, dimostrando come il tema della violenza sulle donne sia un problema che richiede la partecipazione di tutti, inclusi coloro che operano al di fuori della politica.
Carfagna ha enfatizzato il potere che il mondo dello spettacolo, dello sport e del cinema hanno nel raggiungere un pubblico ampio e variegato, sottolineando che le giustificazioni per la violenza non devono più essere tollerate. È vitale che anche gli uomini si facciano portavoce di questo cambiamento, opponendosi con fermezza a ogni forma di giustificazione per la violenza. La battaglia contro la violenza di genere deve essere porta avanti con un’unione senza precedenti, senza distinzioni di parte o ideologiche.
La campagna #NessunaScusa rappresenta non solo una chiamata all’azione ma anche una richiesta di unità, sia a livello politico che sociale. Mara Carfagna ha concluso il suo intervento sottolineando come la lotta contro la violenza di genere non debba conoscere frontiere politiche, poiché la barbarie contro le donne rappresenta una questione civile, al di là delle posizioni ideologiche.
Per Carfagna, la vera sfida è superare i modelli stereotipati che da troppo tempo permeano la nostra società, lavorando per un futuro in cui ogni individuo possa vivere in una realtà più sicura e libera. Il messaggio è chiaro: la lotta deve continuare e unire non solo le donne, ma anche gli uomini in un’efficace mobilitazione contro la violenza.