Un evento di grande rilevanza culturale si è tenuto al Maschio Angioino di Napoli, dove l’eredità di Eduardo De Filippo è stata in primo piano in occasione dell’iniziativa “L’Arte della Cucina Napoletana – Il Teatro in Tavola”. L’incontro, reso possibile grazie alla collaborazione di Rosa Praticò e Giuseppe Serroni, presidenti delle rispettive associazioni “Officina delle Idee” e “Sedili di Napoli”, ha messo insieme diverse realtà educative e produttive del territorio, sottolineando l’importanza del grande drammaturgo napoletano nel panorama culturale della città.
L’evento ha inaugurato con un indirizzo di saluto dell’Assessora alle Attività Produttive e al Turismo, Teresa Armato, la quale ha evidenziato l’importanza di questo incontro. “Ringrazio Rosa Praticò che ha fortemente voluto che il comune di Napoli sostenesse questa iniziativa,” ha aperto il suo discorso evidenziando la sinergia tra istituti alberghieri, organizzazioni turistiche e altre realtà locali. Armato ha sottolineato come l’evento volesse mettere in risalto non solo l’eredità culturale di Eduardo, ma anche la capacità del teatro di unire le generazioni nel nome di esperienze condivise.
Successivamente, Emilia Narciso, Presidente del Comitato Regionale Unicef, ha riportato l’umanità profonda di Eduardo, evidenziando come il suo pensiero e le sue opere possano servire da ponte per coinvolgere i giovani. Rosa Praticò ha ringraziato la dirigente Camilla Angeloni per il supporto dei suoi studenti all’iniziativa, sottolineando il contributo educativo e sociale della giornata.
Il cuore dell’evento ha visto artisti e attori rendere omaggio alla figura di Eduardo De Filippo attraverso la recitazione e la musica. Lidia Ferrara, attrice che ha collaborato con De Filippo, ha presentato una poesia a lui dedicata, rievocando il potere emotivo e la bellezza delle sue parole. A sorpresa, la sala dei Baroni ha accolto un’interpretazione dell’attore Massimiliano Cimino, che ha prestato la sua voce per evocare il noto drammaturgo napoletano, portando in vita i ricordi attraverso brevi esibizioni.
Il momento ha continuato a fluire, con Gianluca Masone che ha recitato brani legati al cibo e alla vinificazione, rilevando come Eduardo abbia sempre saputo coniugare le sue opere con la tradizione culinaria napoletana. La dott.ssa Manuela Papaccio, dell’AIS Campania, ha deliziato i giovani intervenuti con un’esperienza sensoriale unica, portando i partecipanti a un viaggio nei sapori e nella cultura partenopea.
Il pomeriggio ha assunto un’importanza particolare con momenti dedicati alla cucina tradizionale, una tappa fondamentale per celebrare l’eredità di Eduardo. Marco Zurzolo ha incantato il pubblico con melodie evocative, collegando la musica alla gastronomia. Il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha apprezzato la presenza di numerosi studenti, ringraziando il corpo docente per il ruolo attivo nella valorizzazione della cultura locale.
La dirigente della scuola superiore Archimede, Maria Rosaria Stanziano, ha dato un’importante contributo con una performance che ha trasmesso un pezzo di storia attraverso villanelle e poesie. L’aria “La Regina della notte” di Mozart, eseguita da Adriana Aruta, è stata un ulteriore omaggio al potere espressivo della musica, aggiungendo una dimensione artistica all’evento.
L’organizzazione ha tenuto in considerazione non solo l’aspetto performativo, ma anche quello gustativo, portando in tavola piatti tipici della tradizione partenopea, unendo nel gusto i partecipanti all’eredità culturale di Eduardo.
Durante la sessione pomeridiana, si è parlato di temi cruciali come la valorizzazione del prodotto tipico e le dinamiche economiche connesse al settore agroalimentare. Il Comandante Salvatore Schiavone ha sottolineato come la cucina e la tradizione culinaria siano veicolo di identità. Attraverso la DOP economy, ha ribadito l’importanza di preservare e promuovere i prodotti tipici campani a livello globale.
L’intervento di esperti come Marco Giuri, ha esemplificato il legame tra il bere consapevole e la cultura, citando Eduardo come ambasciatore di qualità e tradizione. La sessione si è conclusa con un forte richiamo alla necessità di sostenere la produzione locale e la tradizione alimentare, un invito alla salvaguardia dell’eredità di Eduardo come valore a lungo termine per la città di Napoli.
Questo evento, ricco di momenti di celebrazione culturale e artistica, ha reso omaggio a Eduardo De Filippo non solo come drammaturgo ma come simbolo di una tradizione che vive e si evolve attraverso le generazioni.