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La chiusura del parco dei Pellegrini a Boscoreale: un colpo alla comunità locale

La chiusura del parco dei Pellegrini a Boscoreale: un colpo alla comunità locale - Ilvaporetto.com

Con l’arrivo dell’estate e delle temperature record, la comunità di Boscoreale si trova a fronteggiare una grave mancanza di spazi pubblici. Il parco dei Pellegrini, un luogo di ritrovo prezioso per giovani e anziani, ha chiuso i battenti, suscitando forte preoccupazione tra i residenti. Questa chiusura, ufficialmente motivata da lavori di completamento interni, ha fatto sollevare molte interrogativi e generato malcontento tra i cittadini.

La perdita di un importante punto di ritrovo

Il parco dei Pellegrini è sempre stato considerato un’“oasi” all’interno della periferia di Boscoreale, un luogo dove i residenti, in particolare gli anziani, potevano trovare refrigerio e svago durante le calde giornate estive. Negli anni scorsi, grazie all’impegno dell’associazione “dPM Ragazzi di Periferia”, il parco ha potuto rimanere aperto e accessibile, nonostante la mancanza di personale comunale dedicato. Tuttavia, quest’estate ha segnato un netto cambio di rotta, con la chiusura sospesa tra lavori di ristrutturazione e promesse politiche disattese.

Molti residenti, specialmente quelli che non possono permettersi una vacanza, si sono sentiti traditi e isolati. La chiusura di questo spazio, tanto amato da diverse generazioni, ha limitato le opportunità di socializzazione e attività ricreative, un aspetto fondamentale in tempi di crisi sociale e sanitaria. La presidentessa dell’associazione, Maria Di Palma, non nasconde la sua frustrazione: “È inaccettabile che un luogo così vitale per la nostra comunità venga abbandonato. Alla luce di quanto è successo, ci sentiamo sempre più estranei nella nostra città.”

Promesse politiche non mantenute

Nonostante le dichiarazioni rassicuranti da parte del sindaco di Boscoreale, che aveva promesso la continuazione delle attività del parco anche in estate, la realtà si è rivelata ben diversa. Molti abitanti hanno espresso il loro risentimento nei confronti della politica locale, che sembra esser sfuggita all’impegno di mantenere aperti e accessibili i servizi pubblici durante il periodo estivo.

“L’area di cantiere non avrebbe dovuto influire negativamente sulle attività ricreative,” aveva affermato il sindaco, promettendo una sorveglianza adeguata. Tuttavia, al momento della chiusura, non si erano visti i mezzi che dovevano iniziare i lavori e non era apparso alcun cartello ufficiale. Questi dettagli suscitano legittime preoccupazioni tra i residenti, che si chiedono quale sarà veramente il futuro del parco e a quale utilizzo verrà destinato il nuovo edificio.

Un sentimento di impotenza ha invaso i cittadini, i quali ora si trovano a non poter accedere a un luogo di aggregazione, soprattutto durante un’estate in cui la comunità avrebbe bisogno di un punto di incontro all’aperto. Le parole di Maria Di Palma, che sottolinea come l’associazione abbia dedicato il suo tempo e le sue risorse al parco, evidenziano come l’impegno civico possa fare la differenza, ma si scontra con le limitazioni imposte dalla politica locale.

La mobilitazione della comunità

Di fronte a questa situazione sempre più complessa, l’associazione “dPM Ragazzi di Periferia” non intende arrendersi. Maria Di Palma ha dichiarato: “Siamo determinati a continuare la nostra battaglia per la riapertura del parco, e non ci fermeremo fino a che le nostre richieste non saranno soddisfatte.” La comunità si sta mobilitando, condividendo la preoccupazione per la perdita di un’importante risorsa, e sono in programma manifestazioni e incontri per far sentire la propria voce.

I residenti stanno sviluppando una rete di sostegno e di organizzazione per scoprire quali siano le reali intenzioni della politica riguardo al futuro del parco. “Ci siamo sempre battuti per i beni comuni e continueremo a farlo, con o senza l’appoggio delle istituzioni,” ha affermato Di Palma.

In un periodo in cui gli spazi di incontro e socializzazione sono più che mai necessari, la speranza rimane quella di riavere la possibilità di usufruire del parco dei Pellegrini in un futuro non troppo lontano. La comunità di Boscoreale attende con impazienza di vedere se le promesse politiche verranno mantenute e se questo luogo, simbolo di aggregazione, sarà di nuovo accessibile a tutti.

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