La commissione antimafia crea un comitato speciale per l’inchiesta sulla malavita nel calcio

Si intensificano le indagini nel mondo del calcio italiano dopo la costituzione di un comitato speciale da parte della Commissione Parlamentare Antimafia. Questa iniziativa segue la richiesta del senatore Verini e arriva in un momento critico, a poco meno di due mesi dalla richiesta di formare un gruppo dedicato all’inchiesta “Doppia Curva”, lanciata lo scorso 30 settembre dalla Procura di Milano. Il comitato si prefigge di affrontare le problematiche legate alla criminalità organizzata che coinvolge i tifosi, con focus particolare su club di rilevanza come Inter e Milan.

Obiettivi del comitato speciale

Il Comitato Speciale della Commissione Antimafia ha l’intento di agire in profondità per contrastare le influenze malavitose all’interno delle curve dei tifosi. Si prevede un lavoro teso ad ascoltare le necessità e le preoccupazioni dei dirigenti dei club, considerando che la questione non è solo un problema di ordine pubblico, ma anche di reputazione per il calcio italiano. L’obiettivo principale è fornire i mezzi per le società calcistiche affinché possano opporsi efficacemente alle minacce poste dalle fazioni ultras legate alla criminalità organizzata.

In particolare, si mira a raccogliere testimonianze da presidenti e dirigenti, a partire dai massimi rappresentanti di Inter e Milan, giocatori come Beppe Marotta e Paolo Scaroni. L’intento è quello di creare un ambiente in cui le società possano segnalare le loro problematiche in un contesto di ascolto e supporto, avendo a disposizione alternative concrete per prevenire atti di violenza o intimidazione da parte di ultrà. La discussione non si limiterà solo alle società di vertice, ma si allargherà anche ad altri presidenti di Serie A, nonché ai vertici della FIGC e della Lega Serie A.

Pianificazione delle audizioni e partecipazione delle società

Una volta che il comitato sarà operativo, verrà stilato un calendario di audizioni ben definito. Questo programma prenderà avvio con le testimonianze dei presidenti delle squadre più importanti coinvolte nell’inchiesta, mirando ad avere una visione chiara e aggiornata sulla situazione attuale. Le audizioni non si fermeranno qui; saranno coinvolti anche altri rappresentanti significativi del calcio italiano, facilitando una comprensione quanto più completa dei problemi in atto.

L’inclusione dei dirigenti di club come Inter e Milan, riconosciuti a livello internazionale, rappresenta un passo cruciale per garantire che le preoccupazioni delle società calcistiche siano adeguatamente rappresentate. Nella fase di audizione si valuterà la possibilità di ascoltare anche i CEO come Giorgio Furlani e Giuseppe Antonello, contribuendo così a un dibattito più ampio. Attraverso questi incontri, il comitato cercherà di identificare strategie di intervento che possano essere implementate nel breve e lungo termine, onde migliorare la sicurezza durante le manifestazioni sportive.

Riflessioni future e impatto sul calcio italiano

Al termine del processo di audizione e consultazione, il comitato produrrà una relazione dettagliata che sarà presentata al Parlamento. Questo documento avrà un valore simbolico e pratico, rappresentando un primo passo verso un intervento legislativo sui fenomeni della violenza nel calcio e sulla gestione dei rapporti con i tifosi. L’aumento della sinergia tra le istituzioni calcistiche e le forze dell’ordine potrebbe trasformarsi in un modello per la gestione di situazioni simili in altri contesti, creando un precedente importante per il futuro della sicurezza negli impianti sportivi.

La creazione di questo comitato sottolinea la volontà delle istituzioni di affrontare la questione con serietà e determinazione. La speranza è che, attraverso un approccio collaborativo e una risposta tempestiva alle problematiche, si possa garantire un ambiente più sicuro e più sano per il calcio e i suoi tifosi. Le sue azioni nei prossimi mesi saranno seguite con attenzione, poiché potrebbero avere conseguenze significative su come il calcio italiano gestisce le interazioni con i suoi più appassionati, ma anche più problematici, sostenitori.

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Filippo Grimaldi