Antonella Palmisano, campionessa europea dei 20 chilometri di marcia, ha offerto conforto alla marciatrice spagnola Laura Garcia-Caro, che è stata beffata proprio sul traguardo delle Olimpiadi. Nonostante fosse terza a un metro dal traguardo, con la bandiera spagnola già pronta ad essere indossata, il sorriso di Laura si è trasformato in delusione nel momento in cui è stata superata all’ultimo sprint dall’ucraina Lyudmilla Olyanovska.
“Purtroppo è stata una situazione davvero dolorosa per lei”, ha commentato Palmisano in un’intervista a Sky. “Laura mi aveva raccontato la sua storia: aveva superato un lungo periodo di long covid che l’aveva costretta a non poter camminare per più di 10 metri. E il fatto che l’ucraina che l’ha superata fosse stata squalificata in passato per doping aggiunge ulteriore amarezza al risultato”
Anche Maurizio Damilano, ex campione olimpico e allenatore di marcia, ha espresso la sua opinione sull’accaduto: “Nel mondo della marcia, un tempo esisteva un codice etico secondo il quale il risultato si congelava una volta entrati nello stadio. Vincere in volata non è considerato un grande gesto sportivo, poiché il risultato si costruisce lungo tutto il percorso. L’ucraina ha sfruttato l’opportunità che le è stata data, ma c’è stato certamente un grave errore da parte dello staff di Laura nel non comunicarle quanto fosse esiguo il suo vantaggio”.