In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, la Coop rinnova il suo impegno sociale attraverso l’iniziativa “Il silenzio parla”. L’associazione Differenza Donna, che supporta le vittime di violenza, collabora con la catena di supermercati per offrire supporto e consapevolezza su questa problematica che colpisce profondamente la società. La campagna si distingue non solo per il carico di significato, ma anche per le innovative modalità di comunicazione che coinvolgono il pubblico in modo diretto e interattivo.
La campagna “Il silenzio parla” si svolge all’interno di uno dei supermercati Coop, un luogo insolito per affrontare un tema così serio, ma perfettamente in linea con l’intento di raggiungere un pubblico più ampio e variegato. L’attore Ignazio Oliva esprime chiaramente l’importanza della consapevolezza e della solidarietà collettiva nel combattere la violenza di genere. Egli sottolinea come ogni persona, compresi gli uomini che non commettono violenza, abbia la responsabilità di contribuire a un cambiamento culturale che favorisca la protezione e il rispetto delle donne. L’invito a farsi portavoce di questo messaggio è l’elemento chiave della campagna.
La scelta di presentare l’iniziativa alla vigilia della giornata internazionale non è casuale. La data assume un significato particolare, poiché coincide con il ricordo di donne come Giulia Cecchettin e molte altre che hanno subito violenze estreme, e rappresenta un’opportunità per creare una piattaforma di discussione e riflessione su questi temi. La Coop, con le sue 800mila confezioni di pasta e 44mila shopper in cotone, offre un supporto tangibile, ma soprattutto invita le persone a raccontare e condividere esperienze, creando un ambiente di fiducia e apertura verso chi ha vissuto situazioni simili.
Quest’anno, la campagna propone una novità significativa: “La pasta Basta” e il progetto creativo associato realizzato dalla fumettista Anarkikka mira non solo a fornire un prodotto ma a sensibilizzare su storie che parlano di esperienze reali di violenza e resilienza. Attraverso i QR code si accede a un podcast che raccoglie le testimonianze di uomini e donne sopravvissuti, narrate da voci maschili per affrontare il tema da una nuova angolazione.
L’uso della narrazione come tecnica di sensibilizzazione è particolarmente efficace. Le storie di Francesco, Roberto, Marco e Gabriele, che emergono dagli audio, mettono in luce come la violenza si manifesti in forme diverse e come sia necessaria l’osservazione e l’azione collettiva per affrontarla.
Accogliere la testimonianza di chi ha vissuto queste esperienze permette di umanizzare il discorso sulla violenza di genere. I racconti sono supportati da una composizione musicale di Fabrizio Campanelli, che, donando il suo brano per questa causa, aggiunge un ulteriore strato di coinvolgimento emotivo. Grazie alla collaborazione con Radiocoop, i racconti saranno diffusi nei punti vendita durante tutta la giornata del 25 novembre, rendendo la campagna una presenza attiva e viva all’interno della comunità.
Da diversi anni, la Coop e l’associazione Differenza Donna collaborano per promuovere una riflessione sociale sul tema della violenza contro le donne e per fornire strumenti di supporto a chi ne ha bisogno. “Il silenzio parla” è un’iniziativa che non si limita a una sola giornata, ma si propone di far diventare il rispetto e la protezione dei diritti delle donne una pratica quotidiana.
La prevenzione e l’intervento sono fondamentali in questo ambito: servono azioni concrete e diffuse, oltre a un cambiamento profondo delle dinamiche sociali. L’impegno della società civile e delle organizzazioni è essenziale per costruire comunità in grado di ascoltare e rispondere alle necessità di chi vive situazioni di violenza.
Il contributo di aziende come Coop mostra come il privato può e deve avere un ruolo proattivo nell’affrontare questi problemi. Attraverso attività di sensibilizzazione, distribuzione di materiali informativi e supporto diretto, la campagna promuove un dialogo aperto, necessario per prevenire la violenza e incoraggiare la solidarietà nella società. Il messaggio rimane chiaro: il diritto delle donne a sentirsi protette è un valore che appartiene a tutti e deve essere affermato con fermezza.