La corsa per le Olimpiadi di Brisbane 2032: freccette in competizione con il tiro a segno

Il dibattito sul futuro delle discipline sportive alle Olimpiadi di Brisbane 2032 si sta intensificando, con un focus particolare sulle possibilità di includere le freccette nel panorama olimpico. Con le recenti vittorie del giovane Luke Littler nel mondiale di freccette, il tema ha guadagnato attenzione non solo nel Regno Unito, ma anche in Australia, dove le opinioni sugli sport da inserire nel programma olimpico sono diverse. Mentre alcuni sostengono l’esclusione di sport che utilizzano armi da fuoco, come il tiro a segno, altri vedono nei ‘darts‘ un’opzione valida e attrattiva per le prossime olimpiadi.

La situazione attuale delle Olimpiadi di Brisbane

Brisbane ospiterà le Olimpiadi nel 2032 e la questione di quali sport faranno parte del programma è già oggetto di discussione. In Australia, il dibattito è acceso, soprattutto riguardo al tiro a segno. Nonostante la tradizione che riconosce le abilità degli australiani in questa disciplina, molti critici suggeriscono che gli sport che prevedono armi, siano esse da fuoco o ad aria compressa, non dovrebbero trovare spazio negli eventi olimpici. Le preoccupazioni degli australiani si intensificano anche in relazione alla crescente popolarità delle freccette, spronata dai successi delle star del settore come Littler.

L’idea di escludere il tiro a segno e il tiro a volo è sostenuta da un numero crescente di media e cittadini australiani, che si propongono di dare più rilevanza a sport alternativi come le freccette. La considerazione di sport come il flag football per le olimpiadi di Los Angeles 2028 ha portato a riflessioni simili anche in Australia, suggerendo che le freccette possano avere la loro chance nel programma di Brisbane.

Le considerazioni del presidente della ISSF

Luciano Rossi, presidente della ISSF, ha espresso preoccupazione in merito alla possibilità che il tiro a segno venga escluso dalle prossime olimpiadi. Ricorda un periodo in cui il tiro sembrava già escluso da Los Angeles, ma grazie a interventi mirati e al coinvolgimento di figure influenti come la medaglia olimpica Kimberly Rhode, si è riusciti a mantenere la disciplina. Rossi ha confermato che a marzo partirà per l’Australia per discutere delle prospettive future del tiro a segno e del tiro a volo, reso incerto dal clima di discussione nel paese.

La sua posizione evidenzia l’impegno da parte della ISSF nel lavorare a stretto contatto con le autorità australiane per garantire che queste discipline non vengano escluse dal programma olimpico e per presentare evidenze della loro popolarità e rilevanza sportiva.

Innovazioni per attirare il pubblico

Per affrontare il tema della modernizzazione del tiro, la ISSF ha avviato un piano strategico volto a rinnovare l’interesse per le competizioni di tiro a segno e tiro a volo. Una delle proposte chiave è aumentare il numero di finalisti da sei a otto nelle gare, per dare maggiore spazio alla competizione. Rossi ha anche menzionato il ritorno della competizione mista tra uomini e donne, che fu una caratteristica delle olimpiadi di Barcellona nel 1992.

In aggiunta, l’implementazione di tecnologie innovative durante le trasmissioni, come statistiche in tempo reale e monitor per visualizzare le prestazioni atletiche, mira a favorire un coinvolgimento attivo del pubblico, in particolare quello più giovane. Questa strategia rappresenta un passo importante per rivitalizzare l’immagine del tiro alle olimpiadi, accattivandolo anche alle nuove generazione che potrebbero non considerarlo sport interessante.

L’assalto delle freccette alle olimpiadi

Alan Warriner, presidente del sindacato dei professionisti delle freccette, sostiene che il crescente numero di praticanti nel Regno Unito – stimato in sette milioni – dimostra la rilevanza e l’affetto per questo sport. Secondo lui, la crescita della disciplina a livello globale suggerisce che la sua inclusione nelle olimpiadi creerebbe un notevole impatto mediatico e di visibilità.

Le freccette non sono solo un’attività da pub, ma si stanno evolvendo in una vera e propria disciplina sportiva con eventi che attraggono un vasto pubblico, inclusi tornei femminili che stanno guadagnando notorietà. La battaglia per la visibilità olimpica è aperta, e la strada per il riconoscimento ufficiale da parte del Comitato Olimpico è segnata dalla crescente professionalità e dall’interesse dimostrato dai media e dal pubblico.

Con l’avvicinarsi di Brisbane 2032, il futuro di molte discipline è in bilico, con le freccette pronte a lanciarsi in una competizione che potrebbe cambiare la loro storia sul palcoscenico olimpico.

Published by
Valerio Bottini