Recentemente, la Corte dei Conti ha emesso una sentenza che chiarisce la situazione legata all’utilizzo dello stadio Diego Armando Maradona da parte della SSC Napoli per la trasmissione in streaming della partita contro l’Udinese. Questo evento, che ha generato discussioni e controversie, ha visto la società difendersi contro le accuse di uso illegittimo di fondi pubblici. A seguire, saranno analizzati i dettagli salienti di questa sentenza e le dichiarazioni dell’avvocato Arturo Testa, legale rappresentante del Napoli.
La Corte dei Conti, nella sua recente decisione, ha avallato l’operato della SSC Napoli, dichiarando che l’utilizzo dello stadio Maradona per la proiezione della partita Udinese-Napoli è stato legittimo. Dopo le indagini da parte della procura contabile, erano emerse delle preoccupazioni riguardo alla legittimità dell’uso dello stadio per fini non esclusivamente sportivi. Tuttavia, la sezione giurisdizionale della Campania ha puntualizzato che la società non ha commesso alcun illecito riguardo all’impiego di risorse pubbliche.
L’avvocato Testa ha precisato che la Corte ha ribadito che la gestione dell’impianto spetta alla SSC Napoli e non al Comune, ritenendo infondate le preoccupazioni espresse dalla procura. Questa decisione ha confermato la correttezza delle azioni dell’entità calcistica e ha posto fine a qualsiasi ambiguità riguardo al suo diritto di utilizzare lo stadio in modo esclusivo.
Nelle dichiarazioni rilasciate da Testa a Radio Crc, è emerso che la SSC Napoli ha intrapreso quest’iniziativa con l’intento di gestire in modo responsabile le possibili problematiche di ordine pubblico connesse ai festeggiamenti per il titolo di campione. La società ha programmato l’evento allo stadio Maradona con l’obiettivo di garantire un ambiente sicuro per i tifosi e di coprire i costi legati all’organizzazione, devolvendo poi i proventi in beneficenza.
La scelta di destinare il ricavato all’associazione “Maestri di Strada” evidenzia l’impegno della SSC Napoli nel sostenere cause sociali. I biglietti sono stati venduti a un prezzo simbolico, enfatizzando la volontà della società di offrire un evento accessibile e di raccogliere fondi che andassero oltre il puro intrattenimento. Questa azione ha dimostrato l’attenzione della SSC Napoli nei confronti delle problematiche sociali, utilizzando un evento calcistico come piattaforma di sostegno.
È importante chiarire che la proposta di utilizzare lo stadio Maradona per questo tipo di evento non è stata una decisione impostata dalla Prefettura, ma un’iniziativa autonoma del Presidente della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis. Durante le riunioni con vari enti pubblici, De Laurentiis ha illustrato l’importanza di mantenere il controllo sull’afflusso di pubblico e prevenire situazioni rischiose durante le celebrazioni.
La sentenza della Corte dei Conti ha anche specificato che la gestione dell’impianto rientra nella competenza della SSC Napoli durante il periodo di utilizzo esclusivo previsto dal contratto, confutando così le affermazioni della procura secondo cui il Comune avrebbe avuto diritti di gestione sullo stadio. Solo dopo la conclusione della stagione calcistica, il Comune detiene i diritti sull’impianto, soprattutto durante il periodo dei concerti ed altri eventi pubblici.
In sintesi, la Corte dei Conti ha stabilito un importante precedente, chiarendo che la SSC Napoli ha agito nel rispetto della legge e in modo responsabile, promuovendo eventi che possono unire i tifosi e allo stesso tempo contribuire a cause benefiche. Le dichiarazioni dell’avvocato Testa confermano la tracciabilità e la legittimità delle operazioni condotte dalla società.