Un recente educational tour ha rivelato la bellezza e le potenzialità turistiche della costa vesuviana, un’area spesso trascurata dai flussi turistici che preferiscono le più famose attrazioni napoletane. Sei buyers provenienti da Stati Uniti, Canada e Cina hanno visitato, dal 12 al 13 ottobre, diverse località tra Torre del Greco e San Giorgio a Cremano, confermando l’interesse per proposte turistiche alternative nei pressi del Vesuvio.
Il programma di visita ha avuto come fulcro Torre del Greco, da cui i tour operator hanno avuto modo di esplorare una vasta gamma di esperienze culturali e naturalistiche. L’itinerario non si è limitato a una semplice visita dei luoghi, ma ha previsto un’immersione profonda nei tesori locali, dalle bellezze naturalistiche del Vesuvio al mare cristallino, passando per l’arte e la storia che caratterizzano il comune. Durante il tour, i partecipanti si sono spostati lungo la Strada Regia delle Due Sicilie, una via storica che offre scorci suggestivi, e hanno visitato Villa Bruno, un’importante testimonianza della cultura architettonica della zona.
Questa iniziativa nasce da un’esigenza ben precisa: offrire ai turisti alternative valide alle affollate destinazioni tradizionali. La costa vesuviana presenta una varietà di attrazioni in grado di stupire i visitatori, dalle tradizioni culinarie locali ai prodotti artigianali, rendendo la zona un’opzione appetibile per coloro che cercano esperienze più intime e autentiche.
Il successo di questa iniziativa è il risultato della sinergia tra diverse associazioni, tra cui il consorzio Costa del Vesuvio e Federalberghi Costa del Vesuvio, e il supporto di enti come la Direzione Regionale del Turismo e Agenzia Campania Turismo. La programmazione è stata elaborata in seguito alla presenza a eventi di rilevanza come la Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, dove è stata messa in evidenza l’importanza della zona come nuova frontiera turistica.
L’obiettivo finale è chiaro: posizionare la costa vesuviana come meta privilegiata entro il 2025, promuovendo ogni anno nuovi pacchetti e esperienze turistiche. Parte di questa strategia include il rafforzamento dei collegamenti marittimi da Torre del Greco verso destinazioni come Capri e la Costiera Amalfitana, oltre a considerare l’introduzione di servizi per l’Isola di Ischia dalla primavera successiva, unendo servizi di qualità a una ricca offerta turistica.
Durante il tour, alcune esperienze hanno suscitato particolare entusiasmo tra i partecipanti. La messa a dimora di alberi sul Vesuvio ha creato un legame unico con il territorio, trasmettendo un messaggio di sostenibilità. Inoltre, la “lezione di incisione” tenuta da un maestro artigiano locale ha permesso ai visitatori di apprezzare le tradizioni artistiche, mentre la visita al complesso archeoindustriale e museale di Pietrarsa ha offerto uno spaccato sulla storia e l’innovazione industriale della regione.
Le impressioni raccolte dai tour operator sono state lusinghiere e rivelano un forte potenziale per la costa vesuviana. Molti hanno sottolineato la scoperta di un patrimonio culturale e paesaggistico ricco, tuttora da valorizzare in campo internazionale, paragonabile ai più noti percorsi turistici.
I presidenti delle associazioni promotrici, Carlo Esposito e Gerardo Borriello, hanno preso nota di queste osservazioni e hanno già pianificato di presentare un nuovo accordo ai sindaci della costa. La proposta prevede un approccio al turismo che favorisca visitatori di fascia medio-alta, distintivo delle altre mete campane, per massimizzare l’accoglienza senza alimentare il sovraffollamento turistico che caratterizza altre celebri destinazioni della regione.
Questa strategia mira a ridefinire l’immagine della costa vesuviana, rendendola un riferimento per un turismo di qualità e autentico.