Il mondo del basket ha sempre premiato la disciplina e la dedizione, valori incarnati a pieno dall’allenatore montenegrino DUSAN IVANOVIC. Un ex giocatore del BASKONIA ha rievocato con nostalgia il breve ma intenso periodo di allenamenti sotto la sua guida, caratterizzato da sessioni estenuanti e un approccio altamente motivazionale. Le esperienze condivise dai suoi ex atleti mettono in luce non solo il rigore dell’allenatore, ma anche le straordinarie lezioni che essi portano con sé per tutta la vita, contribuendo così a forgiare la loro carriera nel mondo del basket.
I ricordi indelebili di un mese e mezzo di allenamenti
Un breve periodo di allenamenti con Dusan Ivanovic può sembrare non sufficiente per creare un forte legame tra un giocatore e il suo allenatore, ma le parole di un ex atleta del Baskonia raccontano una storia diversa. “Ivanovic mi ha allenato solo per un mese e mezzo,” ha confessato. “Tuttavia, quello che ho vissuto in quel periodo resterà con me per sempre. Non ho mai avuto un giorno libero, e ogni sessione era un test per la mia resistenza e determinazione.” Questo approccio spietato ha non solo forgiato il carattere dei giocatori, ma ha anche cementato un certo tipo di cameratismo tra di loro.
Il ricordo di una partita di Eurolega contro l’Asvel, vinta con un sorprendente distacco di 28 punti, illustra perfettamente la filosofia di Ivanovic. “Dopo la vittoria, gli spogliatoi erano pieni di gioia e festeggiamenti,” continua il giocatore. “Ma Ivanovic entrò e ci comunicò che, nonostante il successo, il giorno successivo avremmo dovuto correre di più. Questo ci ha fatto capire che l’allenatore non si accontentava mai; voleva che migliorassimo ogni giorno.” L’episodio sottolinea come anche i momenti di esultanza possano essere trasformati in opportunità per crescere e migliorarsi.
Il precampionato di sfide e dolori
Un’altra testimonianza significativa viene da SERGI VIDAL, ex giocatore di Ivanovic, che offre un’immagine vivida del precampionato sotto la sua direzione. “Il dolore era all’ordine del giorno,” ricorda. “Ogni mattina, ci svegliavamo con il corpo in condizioni precarie, tanto che a volte ci chiedevamo: ‘Come farò a correre oggi?'” Queste parole evocano l’intensità degli allenamenti a cui i giocatori erano sottoposti, una vera e propria immersione nell’universo della fatica e della costante autovalutazione.
L’allenamento con Ivanovic è descritto come una prova continua, un processo che spingeva ogni atleta a superare i propri limiti e ad affrontare le sfide quotidiane con una mentalità resiliente. Oltre alla preparazione fisica, prevedeva anche momenti di riflessione e strategizzazione, dove ogni sessione di lavoro si traduceva in apprendimenti preziosi per il futuro. La duttilità e l’elasticità mentale erano essenziali per affrontare e assimilare il rigore imposto dall’allenatore montenegrino.
In sintesi, le esperienze di chi ha avuto il privilegio di allenarsi con un coach dal potere formativo come Ivanovic dimostrano che la vera crescita avviene nei momenti più difficili. Questi ricordi non solo evidenziano il valore della disciplina nel mondo dello sport, ma raccontano anche una storia di formazione personale e professionale attraverso le sfide e il superamento dei propri limiti.