La Digos di Padova emette 34 Daspo dopo gli incidenti tra tifoserie a Cesena durante la Coppa Italia

Gli incidenti avvenuti il 4 agosto durante l’incontro di calcio CESENA-PADOVA hanno portato a significative conseguenze legali. La Digos di Padova ha notificato 34 provvedimenti Daspo, disposti dal questore di FORLÌ-CESENA, nei confronti di tifosi ultrà coinvolti nelle violenze scoppiate tra i sostenitori delle due squadre. Questi eventi sollevano interrogativi su sicurezza e gestione delle tifoserie nel contesto calcistico.

Il violento scontro tra tifoserie

Il contesto della partita

Durante il turno preliminare della Coppa Italia, il match tra CESENA e PADOVA non si è limitato al campo da gioco. Una cinquantina di ultras padovani, alcuni dei quali travisati, si sono presentati allo stadio con intenzioni bellicose. Armati di aste e bottiglie di vetro, hanno tentato di eludere i controlli delle forze dell’ordine e hanno aggredito i supporter cesenati. Questo attacco è stata la scintilla che ha innescato una serie di scontri tra le due tifoserie.

Dettagli degli scontri

L’aggressione ha visto un lancio di bottiglie che ha provocato la reazione della tifoseria romagnola, generando un clima di estrema tensione in cui le forze dell’ordine sono state costrette a intervenire per sedare gli scontri. I contatti tra i tifosi avrebbero potuto avere conseguenze ben più gravi, se non fosse stato per la tempestiva risposta delle forze di sicurezza sul posto.

Le indagini delle forze dell’ordine

L’analisi della situazione

A seguito degli scontri, la Polizia ha avviato un’indagine approfondita per ricostruire la dinamica degli eventi e identificare i responsabili dell’aggressione. Grazie all’ausilio di sistemi di videosorveglianza e alle immagini fornite dal personale della Polizia Scientifica, gli inquirenti sono riusciti a raccogliere prove cruciali. L’analisi di queste evidenze ha portato a un quadro dettagliato degli avvenimenti.

Le modalità di accesso degli ultras padovani allo stadio

Ulteriori accertamenti hanno rivelato che gli ultras del PADOVA sono arrivati a CESENA a bordo di sette minivan, utilizzando un casello autostradale meno presidiato dalle forze dell’ordine. Questo espediente ha permesso loro di eludere non solo i controlli di sicurezza, ma anche il servizio di scorta predisposto per garantire una corretta gestione del flusso di tifosi. La strategia adottata dimostra non solo un’organizzazione inusuale da parte dei tifosi, ma anche una possibile lacuna nei controlli di sicurezza.

Le conseguenze legali: il provvedimento Daspo

La risposta delle autorità

Dopo aver identificato i responsabili degli incidenti, la Digos di Forlì e Padova, insieme al commissariato di CESENA, hanno riportato i risultati delle indagini al questore di FORLÌ-CESENA, Claudio Mastromattei. Questo ha consentito l’emissione dei 34 provvedimenti Daspo, che prevedono il divieto di accesso ai luoghi di attività sportive per i tifosi coinvolti.

L’importanza dei provvedimenti Daspo

Il Daspo è uno strumento fondamentale per il contrasto alla violenza nel calcio. Attraverso questo provvedimento, le autorità intendono dissuadere comportamenti violenti tra le tifoserie e garantire la sicurezza durante gli eventi sportivi. Questi provvedimenti rappresentano non solo una risposta immediata agli incidenti, ma anche un chiaro segnale che la violenza e l’illegalità non saranno tollerate nel mondo dello sport.

L’applicazione dei Daspo in questo caso specifico non solo serve a punire coloro che hanno partecipato agli scontri, ma mira anche a prevenire il ripetersi di simili episodi in futuro, ponendo un forte accento sulla necessità di mantenere l’integrità del calcio come evento sportivo.

Questi fatti evidenziano l’importanza di una stretta collaborazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni calcistiche per garantire un ambiente sicuro sia per i tifosi che per i giocatori.

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Redazione