Nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, la Federazione Italiana Pugilato si è distinta come la prima in Europa ad ottenere la certificazione antibullismo per centri di aggregazione sportivi e best practice, all’interno del progetto ‘Etichal Sport‘. Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche Familiari e promosso da Konsumer Italia, il progetto ha coinvolto la Federazione Pugilistica Italiana, l’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile, nonché l’ente di certificazione Quaser. Un’iniziativa che ha previsto la formazione di maestri, tecnici sportivi, allievi e genitori in dieci società sportive del Comitato Regionale Lazio FPI, in un percorso articolato nell’arco di 18 mesi.
Un Lavoro di Squadra per la Cultura dell’Etica nello Sport
Durante un convegno moderato dall’avvocato Giada Briziarelli, i risultati del progetto ‘Etichal Sport‘ sono stati presentati dall’avvocato Giorgia Venerandi, ideatrice e responsabile nazionale minori di Konsumer Italia, nonché coordinatrice del progetto e project leader. Tra i partecipanti d’onore, il vicepresidente vicario del CONI Silvia Salis e il presidente della FPI Flavio D’Ambrosi. Silvia Salis ha sottolineato l’importanza di diffondere la cultura dell’etica nello sport, educando a nuovi approcci nelle relazioni interpersonali, mentre Flavio D’Ambrosi si è detto orgoglioso dell’impegno della Federazione Pugilato nel progetto, ponendosi come esempio per altre federazioni. Giorgia Venerandi ha concluso felicemente l’intenso percorso di formazione, esprimendo gratitudine alla FPI e sottolineando l’importanza di vivere eticamente nel mondo sportivo, in un periodo di riforme che richiedono un approccio basato sull’etica e sul rispetto.