La Fiera di San Gennaro Vesuviano, che quest’anno celebra la sua 411ª edizione, si presenta come un evento di grande attrattiva culturale e commerciale. Quest’importante manifestazione, che risale al 1613, amalgama tradizione e modernità, proponendo un ricco programma di attività che spaziano da rievocazioni storiche a degustazioni gastronomiche, passando per esposizioni artistiche. L’inaugurazione di quest’edizione ha visto momenti significativi, compresa la posa della prima pietra della nuova scuola per l’istituto Caravaggio, a testimonianza dell’impegno verso la valorizzazione del territorio.
origini e sviluppo della fiera
Da tradizione a modello di organizzazione
La Fiera di San Gennaro trae le sue origini dall’iniziativa del Marchese Scipione Pignatelli, che nel XVII secolo la riorganizzò in modello di riferimento per le fiere della zona vesuviana. È diventata un punto di incontro per commercianti, artigiani e visitatori, mantenendo viva nel tempo la memoria storica e culturale del territorio. Alla sua origine, la manifestazione rivestiva un’importanza cruciale per lo sviluppo economico locale e per la promozione dell’artigianato.
Nel corso dei secoli, la reputazione della fiera non solo è rimasta intatta, ma ha anche visto una continua evoluzione, tanto da spingere ventitré comuni, insieme alla Città Metropolitana di Napoli, a firmare un protocollo per la sua tutela e valorizzazione. Questo atto di collaborazione rappresenta la volontà di mantenere viva una tradizione che ha saputo dialogare con il tempo, rivestendo oggi un ruolo importante anche nella promozione della sostenibilità ambientale.
l’edizione 2024: un format moderno
Innovazione e sostenibilità al centro della fiera
L’edizione 2024 della Fiera di San Gennaro si distingue per un approccio moderno che integra le tradizioni del passato con la sensibilità contemporanea verso la sostenibilità. Abbandonando il mero scambio commerciale delle origini, l’evento si orienta verso un modello di marketing territoriale che promuove prodotti tipici, artigianato locale e l’identità culturale della comunità.
La fiera, infatti, non è solo un luogo di mercato, ma un vero e proprio centro culturale che invita i visitatori a scoprire le potenzialità del territorio. La rielaborazione contemporanea dei temi tradizionali, insieme alla presenza di chef stellati per showcooking e convegni dedicati alla Dieta Mediterranea, contribuisce a offrire un’esperienza completa che celebra la cultura gastronomica locale.
cerimonie e inaugurazione
Un’apertura ricca di significato
L’apertura dell’evento si è svolta ieri, iniziando con una solenne celebrazione liturgica presso la chiesa conventuale, presieduta dal vescovo di Nola, Francesco Marino, e dal parroco don Aniello Nappi. Questa cerimonia non solo ha dato inizio ufficialmente alla fiera, ma ha anche rinnovato il legame spirituale e culturale della comunità con il suo patrono, San Gennaro.
Le cerimonie hanno incluso anche l’investitura del Catapano, figura storica che rievoca la tradizione feudale, a testimonianza del forte richiamo al passato della manifestazione. Dopo il taglio del nastro, effettuato dal sindaco Antonio Russo insieme agli altri notabili della fiera, l’evento ha visto l’apertura dell’area dedicata allo street food in Piazza Margherita, con un’ampia varietà di offerte culinarie per il pubblico.
eventi e attrazioni fino al 19 settembre
Un programma ricco di attività
Fino al 19 settembre, la Fiera di San Gennaro Vesuviano offre un programma denso di eventi, pensato per attrarre i visitatori e coinvolgere la comunità. Le degustazioni di prodotti tipici, con un focus particolare sul pesce azzurro, sono affiancate da esposizioni sulle arti e mestieri tradizionali. Tra queste, proposte come il cucito creativo, il pizzo macramè e le incisioni su legno pongono l’accento sull’artigianato locale.
La Regione Campania partecipa con un proprio stand espositivo, contribuendo ulteriormente alla valorizzazione delle produzioni locali. Come sottolineato dal sindaco Russo, “la fiera rappresenta anche un’occasione per confrontarsi e promuovere le potenzialità del territorio, tessendo un legame profondo tra storia e opportunità contemporanee.”
La Fiera di San Gennaro non è solo una celebrazione, ma un potente strumento di coesione sociale e di promozione della cultura vesuviana, testimonianza viva delle tradizioni che si rinnovano e si adattano nel tempo.