La gara contro il Palermo: gli undici titolari di Conte previsti per la prossima sfida

L’attesissima sfida del campionato ha portato alla ribalta le prestazioni dei sostituti, che hanno dimostrato di non essere da meno durante il match di ieri contro il Palermo. Allo stesso tempo, l’allenatore Antonio Conte sembra intenzionato a mantenere la sua formazione vincente, ad eccezione di un solo cambiamento tra i pali. Questa analisi si concentra sulle scelte tattiche di Conte in vista della prossima partita, esaminando la difesa, il centrocampo e l’attacco.

La conferma della difesa a quattro

Scelta strategica nella retroguardia

Antonio Conte ha optato per una difesa a quattro che ha dato i suoi frutti nelle ultime uscite. Per il match imminente, si prevede che il tecnico utilizzi nuovamente la stessa impostazione difensiva, schierando Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera. La presenza di Di Lorenzo, noto per la sua solidità e capacità di spingere in avanti, è fondamentale per garantire un equilibrio tra copertura difensiva e supporto offensivo.

Rrahmani e Buongiorno comporranno la coppia centrale, apportando fisicità e lettura del gioco che hanno dimostrato di essere cruciali nel neutralizzare gli attacchi avversari. Olivera, che ha avuto un rendimento costante, è stato preferito a Spinazzola, permettendo a Conte di sfruttare l’aggressività e la velocità del terzino uruguaiano, sempre pronto a inserirsi negli spazi.

Inoltre, la scelta di Olivera è stata anche motivata da un’integrazione migliore con il resto della squadra e da prestazioni più sicure durante le partite recenti. La difesa è, senza dubbio, un aspetto chiave nel piano di Conte, che punta su una retroguardia solida per costruire le azioni dalla difesa all’attacco.

Centrocampo: ritorna la creatività

Recupero di McTominay e Anguissa

Nel cuore della manovra, Conte sembra deciso a rinforzare il centrocampo con il rientro di McTominay e Anguissa, preparati a prendere le redini del gioco. McTominay, reduce da un infortunio, ha mostrato di avere un impatto significativo sulla squadra, portando dinamismo e capacità di recupero palla. La sua presenza è considerata cruciale non solo per creare gioco, ma anche per interrompere le transizioni avversarie.

Al fianco di McTominay, Anguissa rappresenta un valore aggiunto dal punto di vista fisico e tecnico. La sua abilità nel mantenere il possesso e nel contrastare gli avversari proietta il centrocampo verso una solidità tattica fondamentale. Lobotka, il playmaker di riferimento, si posiziona in mediana e continuerà a fungere da fulcro del gioco, garantendo acting incisivi e incisivi.

Questa combinazione in mezzo al campo dovrebbe consentire alla squadra di gestire meglio la fase di possesso, supportando le punte con una serie di passaggi filtranti e movimenti intelligenti, cruciali per le situazioni offensive.

Attacco: il tridente con Lukaku e Kvaratskhelia

Le scelte nel reparto offensivo

Per quanto riguarda l’attacco, Conte è atteso a confermare il tridente composto da Lukaku e Kvaratskhelia, con l’inserimento di Politano, che attualmente sembra in vantaggio su Neres, il quale ha trovato il suo primo gol con la maglia azzurra nella gara contro il Palermo.

Lukaku, impegnato a ricoprire il ruolo di centravanti, porta una fisicità e una capacità di finalizzazione che possono fare la differenza nelle gare decisive. Affiancato da Kvaratskhelia, che ha dimostrato versatilità e velocità, l’attacco guadagna in opzioni e creatività. Kvaratskhelia, in particolare, ha avuto un impatto positivo, creando spazi e occasioni per i compagni.

Politano, con il suo passo veloce e capacità di attaccare la profondità, si è guadagnato un posto da titolare. La competizione con Neres, che ha avuto un avvio promettente nella sua nuova avventura, aggiunge un’ulteriore dimensione alla strategia di Conte, potendo contare su alternative valide in caso di necessità di cambi nel corso della partita.

In vista della prossima sfida, il focus di Conte sarà sull’ottimizzazione di queste scelte, cercando di mantenere un equilibrio tra solidità difensiva e potenza offensiva, essenziali per affrontare al meglio il calendario denso di sfide.

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Redazione