La guida semiseria di Raffaella Ferré su Nino Sarratore: un’analisi tra ironia e realtà

Raffaella Ferré, scrittrice napoletana, pubblica un nuovo lavoro sotto l’editore Colonnese dal titolo “Lo stronzo geniale. Guida semiseria ai Nino Sarratore“. Questo libro si propone come un mix intrigante tra pamphlet e vademecum, offrendo un’analisi ironica e profonda sui temi legati al maschio contemporaneo attraverso il personaggio di Nino Sarratore, figura centrale nella quadrilogia di Elena Ferrante. La presentazione, avvenuta in libreria, ha assunto la forma di un vero e proprio processo, dove il protagonista viene esaminato nel suo duplice ruolo di amante e nemico.

Raffaella Ferré e la sua scrittura incisiva

Raffaella Ferré emerge nel panorama letterario nazionale come una delle voci più acute sui temi femminili, posizionandosi in un delicato equilibrio tra il sentimentale e il sociologico. La sua scrittura è caratterizzata da un’ironia pungente e uno stile scattante, che la colloca in una tradizione letteraria condivisa da autrici come Guia Soncini e Ester Viola, quest’ultima originaria di Benevento ma ormai milanese d’adozione. Ferré sa come muovere i fili della narrazione per catturare l’attenzione del lettore, affrontando questioni cruciali con una leggerezza che non sacrifica la profondità.

Nel suo nuovo libro, la scrittrice utilizza il personaggio di Nino Sarratore come una lente attraverso cui esaminare il comportamento maschile, analizzando le sue molteplici sfaccettature. Il lavoro non si limita a fornire un’opinionistica sull’amore maschile, prende piuttosto la forma di una riflessione attenta e articolata sulle dinamiche relazionali contemporanee, offrendo al lettore strumenti per comprendere meglio le insidie delle relazioni affettive.

Nino Sarratore: un eroe controverso

Nino Sarratore, così come viene descritto da Ferré, non è un personaggio monolitico ma piuttosto un’antitesi, simbolo di ciò che è tanto affascinante quanto problematico nelle relazioni tra uomini e donne. L’autrice ci riporta indietro nel tempo, ricordando i suoi esordi nel racconto ferrantiano, presentandolo come un bambino dai grandi occhi innocenti e dalle lunghe ciglia, che cresce in un contesto familiare complesso. Il padre, Donato Sarratore, è descritto come una figura da cui prendere le distanze, un archetipo negativo per il figlio.

Tuttavia, nonostante l’immagine iniziale di innocenza, Nino entra nel mondo degli adulti portando con sé una serie di comportamenti problematici che si rivelano nei suoi rapporti interpersonali. Ferré delinea quelli che sono chiamati “comportamenti sarratoriani“, etichettandoli come “patologici” e “tossici“. Tra questi, la danh della sindrome del bravo ragazzo, che lo presenta come un individuo gentile e amichevole ma che nasconde dietro questa facciata una strategia manipolativa. La riflessione ci invita a considerare le maschere sociali che spesso si indossano nelle relazioni interpersonali, non svelando immediatamente le proprie vere intenzioni.

La seduzione e i paralleli culturali

In una parte fondamentale della sua guida, Ferré propone una carrellata sui giochi spietati della seduzione, mettendo a confronto Nino con altri celebri personaggi della cultura pop come Daniel Cleaver e Mr. Big. Questi archetipi, iconici nei rispettivi contesti narrativi, servono a connotare Nino in un panorama ben più ampio delle interazioni maschili, dimostrando come il suo comportamento non sia un unicum ma una rappresentazione di un certo tipo di maschilità contemporanea.

Riferimenti a film e serie come “Bridget Jones” e “Sex and the City” arricchiscono il discorso, imbastendo un dialogo tra la letteratura e altre forme di comunicazione artistica. Ferré riesce a rendere accessibile a tutti una sorta di critica sociale, discutendo su come l’immagine romantica propinata dai media influisca sulla percezione del maschio ideale. Attraverso la sua analisi, la scrittrice invita il lettore a interrogarci non solo sulla figura di Nino, ma su come ci relazioniamo con le narrazioni che ci circondano.

Lo stronzo geniale” rappresenta così non solo una disamina del personaggio di Nino Sarratore, ma un invito a riflettere sull’idea di amore, sugli stereotipi di genere e sulla complessità delle relazioni interpersonali nel mondo moderno. Ferré, con il suo stile pungente e provocatorio, ci guida in questo viaggio, promettendo un’illuminante riscoperta delle dinamiche affettive e delle maschere che indossiamo nella nostra vita quotidiana.

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Redazione