La Juventus si è trovata al centro dell’attenzione in occasione dell’Assemblea degli azionisti, dove il CEO Maurizio Scanavino ha illustrato i risultati sportivi ed economici della scorsa stagione. La dirigenza ha evidenziato i successi ottenuti dalle varie squadre, comprese quelle femminili e paralimpiche, e ha parlato delle sfide finanziarie che il club affronta nel contesto attuale. L’investimento nel calciomercato e la gestione delle perdite economiche sono stati punti centrali del discorso, insieme all’ingresso nel management di Giorgio Chiellini.
La stagione passata si è rivelata fruttifera per la Juventus, che ha conquistato tre trofei: uno dalla squadra femminile, la Coppa Italia con la squadra maschile e un ulteriore trofeo dalla formazione paralimpica. Questi successi rientrano in un contesto di crescita e sviluppo del club, che ora guarda con ambizione alla Champions League e al Mondiale per Club. Durante l’assemblea, Scanavino ha sottolineato l’importanza di questi traguardi sportivi, capace di generare entusiasmo tra tifosi e investitori, dichiarando un accresciuto impegno economico nella campagna di calciomercato che ha portato a un aumento di 22,5 milioni di euro, sebbene con effetti finali negativi.
Giorgio Chiellini, fresco di nomina come dirigente, ha ricevuto riconoscimenti durante l’incontro. Con il suo background e la sua esperienza, Chiellini è visto come un elemento chiave per portare freschezza e innovazione nella gestione del club, contribuendo non solo alla Juventus, ma all’intero panorama calcistico italiano.
Analizzando i numeri del bilancio, il CEO ha presentato un quadro complesso: le spese totali hanno raggiunto i 395 milioni di euro, accompagnate da costi operativi pari a 400 milioni. Questo ha portato a un risultato operativo di 175 milioni, ma il risultato d’esercizio ha mostrato un deficit di circa 200 milioni. Nonostante le perdite significative, Scanavino ha sottolineato un impatto positivo delle entrate generate dalla partecipazione in Champions League, che ammontano a circa 130 milioni.
Nella campagna estiva di trasferimenti, il club ha effettuato investimenti per 150 milioni, mentre le cessioni hanno portato a incassi di 30 milioni con una plusvalenza di 60 milioni. Tuttavia, l’effetto netto delle operazioni ha mostrato un impatto negativo, con perdite di 66 milioni, di cui 36 milioni attribuibili alla stagione corrente.
La gestione economica si dimostra un aspetto cruciale mentre il club cerca di risalire la china, con Scanavino che mantiene un approccio fiducioso rispetto alle proiezioni future e ai potenziali scambi finanziari.
Il presidente Gianluca Ferrero ha aperto l’assemblea con una riflessione sulla grandezza della Juventus, che va oltre la prima squadra. Con un totale di 22 formazioni e 650 atleti, il club si distingue anche a livello internazionale grazie a un’accademia attiva in tutto il mondo. Ferrero ha messo in luce il fatto che la Juventus è il primo marchio sportivo in Italia, vantando oltre 180 milioni di follower sui social media. Questa rilevanza sociale ed economica non solo evidenzia la portata del club ma aumenta anche il potenziale per attrarre investimenti e sponsor.
Con un campionato che sta per iniziare e una campagna abbonamenti che ha registrato oltre 19.000 tessere, le aspettative rimangono elevate per la stagione in corso. L’amministrazione della Juventus prevede di superare i record dei ricavi passando da un modello di business che valorizza l’intera organizzazione. La Juventus si trova, quindi, in una fase cruciale, dove sport e economia dovranno intersecarsi per promuovere un futuro positivo.