La Juventus avrebbe preso in considerazione il licenziamento per giusta causa di Massimiliano Allegri a seguito del suo comportamento durante e dopo la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta. Il tecnico ha ricevuto una multa di 5.000 euro e una squalifica per due giornate, oltre all’apertura di un procedimento da parte della Procura della FIGC per presunte minacce ricevute dal direttore di ‘Tuttosport’. Nonostante ciò, Allegri e il direttore hanno risolto la situazione alla sede del quotidiano sportivo. Il contratto di Allegri con la Juve è valido fino al 2025, ma sembra che il divorzio sia all’orizzonte.
Esperti legali in diritto del lavoro hanno identificato tre elementi rilevanti per valutare la possibilità di una cessazione anticipata del rapporto con Allegri. Secondo Rita Santaniello, avvocato co-responsabile del dipartimento di diritto del lavoro dello studio Rödl & Partner, il principio di proporzionalità tra la gravità della violazione e la sanzione è determinante. In particolare, si deve valutare la gravità delle affermazioni offensive e denigratorie nei confronti del datore di lavoro, che potrebbero costituire un grave inadempimento agli obblighi di fedeltà e rispetto aziendale.
Inoltre, l’avvocato Santaniello sottolinea l’importanza di valutare atti di minacce e danneggiamento di proprietà altrui, nonché possibili violazioni delle norme del codice etico o dei regolamenti aziendali applicabili al rapporto di lavoro. È fondamentale considerare il contenuto di tali regolamenti aziendali nel rispetto del principio di proporzionalità, che dovrebbe guidare qualsiasi decisione disciplinare.