La storia della Lega del Filo d’Oro rappresenta un esempio di solidarietà e impegno nei confronti delle persone sordocieche e con pluridisabilità. Fondata nel 1964, questa organizzazione ha dedicato sei decenni a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità sensoriali in Italia. Con oltre 1.200 utenti assistiti ogni anno, la Lega del Filo d’Oro si è affermata come un pilastro fondamentale nel panorama delle assistenze specialistiche.
Dal 1964, la Lega del Filo d’Oro ha lavorato instancabilmente per unire le persone sordocieche al mondo circostante, proprio come un lungo filo che collega. Negli anni, questa istituzione ha ampliato notevolmente la propria presenza sul territorio, contando oggi su centri e servizi in 11 regioni italiane. La missione è chiara: offrire assistenza, educazione e riabilitazione, valorizzando le potenzialità residue e promuovendo la maggiore autonomia possibile per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, a prescindere dall’età.
I risultati ottenuti nel corso di questi sessant’anni sono impressionanti. La Lega ha affiancato le famiglie e gli utenti in un percorso di crescita e miglioramento dell’autonomia, favorendo l’integrazione e la partecipazione attiva nella società. La celebrazione del 60esimo anniversario, avvenuta il 20 dicembre, ha visto Poste Italiane attivare un servizio filatelico temporaneo con un bollo speciale, testimoniando l’importanza della Lega nella vita di molte persone.
La Lega del Filo d’Oro non si limita a fornire assistenza; il suo impegno si estende anche verso l’educazione e la riabilitazione. Attraverso programmi dedicati, l’organizzazione offre opportunità per sviluppare abilità e competenze, andando incontro ai bisogni specifici di ciascun utente. Ci sono attività ricreative, stimolazione sensoriale e interventi personalizzati, pensati per garantire un supporto efficace e mirato.
Inoltre, la Lega è attivamente coinvolta nel sollevare le istanze delle persone sordocieche a livello istituzionale. Ciò significa essere portavoce delle loro necessità, richiedendo attenzione e politiche adeguate che possano garantire inclusione sociale e autodeterminazione. La consapevolezza e l’impegno nel far sentire queste voci all’interno della società è una parte fondamentale della loro missione.
La sordocecità è una disabilità complessa, riconosciuta ufficialmente con la Legge 107 del 2010, e che comporta una combinazione di problemi visivi e uditivi. Al contempo, la pluridisabilità psicosensoriale comprende una serie di disabilità che includono anche limitazioni motorie e cognitive. Secondo un recente studio dell’Istat, in Italia si stimano oltre 360 mila persone affette da disabilità sensoriali e plurime.
Questo dato rappresenta solo una parte della realtà, poiché il numero tende ad aumentare se si considerano anche i minori al di sotto dei 15 anni e tutte le persone con disabilità intellettive associate. L’isolamento e l’invisibilità di questa popolazione sono fattori di grave preoccupazione, e la Lega del Filo d’Oro è in prima linea per affrontare e combattere queste problematiche spesso trascurate dalla società.
Comprendere le sfide quotidiane che affrontano le persone sordocieche lascia spazio a una riflessione profonda. Circa il 95% delle informazioni che la nostra mente acquisisce proviene dalla vista e dall’udito. La mancanza di queste capacità significa non solo un’assenza di stimoli, ma anche una riduzione dell’interazione e della comunicazione con il mondo esterno.
La Lega del Filo d’Oro, quindi, non si limita a fornire supporto ma si impegna attivamente a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla condizione delle persone sordocieche. Attraverso campagne informative e attività promozionali, l’associazione lavora per cambiare le percezioni e aumentare la comprensione sociale riguardo le esigenze di questa parte di popolazione.
Attraverso l’impegno e la dedizione che la Lega del Filo d’Oro ha mostrato in questi 60 anni, essa continua a scrivere una storia di speranza e risultati significativi, perseguendo il diritto di ogni individuo a una vita dignitosa e inclusa.