La mattina del 25 dicembre, il Tondo di Capodimonte ha accolto un’iniziativa che porta con sé un significato profondo di pace e fratellanza. A partire dalle 10:00, si è svolto un piccolo corteo che ha attraversato le strade di Capodimonte, portando una luce simbolica dal grande valore spirituale. Questo evento ha rappresentato un’occasione di riflessione e condivisione per la comunità locale, rilevante soprattutto nel contesto storico attuale.
La luce di Betlemme: significato e tradizione
La luce di Betlemme ha origini antiche e affondano le radici nella Chiesa della Natività, situata proprio a Betlemme. Qui, una lampada ad olio arde incessantemente, alimentata dai doni di olio offerti a turno dalle nazioni cristiane di tutto il mondo. Ogni anno, nel mese di dicembre, questa fiamma viene utilizzata per accendere altre luci che vengono poi distribuite in tutto il pianeta. Questa tradizione, che dura da secoli, ha come obiettivo principale quello di diffondere un messaggio di pace e speranza tra i popoli.
A Capodimonte, la luce rimarrà presso la Grotta di Betlemme fino al 2 febbraio, accessibile a parrocchie, famiglie e a tutti i cittadini. Chiunque potrà attingere alla luce, portando con sé lampade o ceri, per avere un pezzo di quella tradizione luminosa e per riflettere sul messaggio che essa porta con sé.
L’importanza del gesto in un momento difficile
In un’epoca segnata da conflitti e divisioni, l’Associazione dei Poveri Cavalieri di Cristo di San Bernardo ha scelto di sostenere questa iniziativa. L’intento è quello di porre l’accento su come la pace sia un elemento fondamentale, non solo per la coesione sociale, ma anche per il rispetto delle radici culturali e spirituali che ci uniscono come comunità.
Integrare gesti simbolici come questo nella vita quotidiana offre l’opportunità di riflessioni profonde su valori come la tolleranza, la comprensione e la solidarietà, che sono sorretti dalla nostra Costituzione. La luce che si irradia da Capodimonte non è solo un’illuminazione geografica, ma diventa un faro di speranza in un contesto complesso e sfidante.
La diffusione della luce in Italia
Il messaggio della luce di Betlemme è giunto in Italia nel 1986, grazie agli scout sud-tirolesi di lingua tedesca. Questo evento ha segnato l’inizio di una tradizione che si è espansa nel nostro Paese, coinvolgendo un numero sempre maggiore di parrocchie e comunità locali. La fiamma, simbolo di unità e amore fraterno, prosegue il suo viaggio, in un abbraccio caloroso tra nazione e nazione, rendendo ogni città custode di un messaggio universale.
L’appuntamento di Capodimonte non è quindi solo una cerimonia segnante, ma una tradizione che invita a riunirsi e a riflettere, toccando il cuore di chi partecipa e di chi vi assiste. La luce di Betlemme diventa una speranza rinnovata per tutti, un invito a diffondere il calore e a farsi portatori di un messaggio di pace nel mondo.