La visita della ministra degli Affari sociali del Camerun, Pauline Irene Nguene, in Italia rappresenta un momento significativo per la cooperazione internazionale in ambito sanitario. Durante il suo soggiorno, la ministra ha espresso gratitudine all’Aias di Afragola per il ruolo cruciale giocato nella realizzazione di un ospedale riabilitativo a Marouà, nel nord del Camerun. Questo progetto è un esempio di come la solidarietà tra i paesi possa tradursi in azioni concrete, contribuendo a migliorare le condizioni sanitarie delle popolazioni locali.
Nel corso della sua visita, Pauline Irene Nguene ha avuto l’opportunità di incontrare il direttore generale dell’Asl Napoli 2, Mario Iervolino, e la direttrice sanitaria, Monica Vanni. Questo incontro ha avuto come obiettivo quello di ringraziare le autorità sanitarie locali per il loro impegno e le loro attività che si distinguono per la loro virtuosità e solidarietà. La ministra ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni sanitarie italiane e quelle camerunensi, evidenziando come tale cooperazione possa contribuire al miglioramento della qualità dei servizi sanitari in Camerun.
L’Asl Napoli 2 è riconosciuta per il suo approccio innovativo nella gestione della salute pubblica, con progetti che promuovono non solo la cura, ma anche la prevenzione. Questa visita ha rappresentato un’occasione per approfondire le sinergie già esistenti e per dare vita a nuove iniziative congiunte nel settore della salute. Le istituzioni sanitarie coinvolte hanno potuto scambiare esperienze, pratiche migliori e strategie operative per affrontare le sfide comuni, creando così una rete di cooperazione internazionale che beneficia entrambi i paesi.
Durante l’incontro, la ministra Nguene ha esteso i suoi ringraziamenti anche a diverse strutture sanitarie affiliate all’Asl Napoli 2 Nord, tra cui l’Iflhan di Pozzuoli e l’Aktis di Marano. Queste istituzioni hanno fornito contributi significativi alla salute della comunità attraverso progetti e servizi che mirano a rispondere a esigenze specifiche della popolazione. Il riconoscimento ricevuto è un chiaro segnale dell’importanza degli sforzi congiunti per garantire l’accesso a servizi sanitari di qualità, sia in Italia sia in Camerun.
La ministra ha discusso di come le esperienze italiane possano essere emulate e adattate alle realtà locali del Camerun, con un focus sulla riabilitazione e sull’assistenza agli individui con disabilità. Le esperienze di successo delle strutture italiane rappresentano un modello da seguire, specialmente in contesti di emergenza sanitaria e di difficoltà economica. Esplorare questi modelli di assistenza potrebbe portare a un cambiamento positivo e duraturo per la popolazione camerunense.
In questo contesto, si è parlato anche dell’importanza della formazione del personale sanitario locale, elemento cruciale per la sostenibilità di qualsiasi intervento. Investire nella formazione significa non solo migliorare le competenze tecniche, ma anche promuovere un cambiamento culturale che favorisca la salute e il benessere nelle comunità.
La visita della ministra camerunense Pauline Irene Nguene ha messo in luce i legami di solidarietà e cooperazione esistenti tra l’Italia e il Camerun, in particolare nel settore sanitario. Questo scambio di idee e pratiche rappresenta un passo importante verso la costruzione di un futuro più sano per entrambe le nazioni. Sostenere iniziative come quella dell’Aias di Afragola non è solo un atto di generosità, ma un investimento verso un’umanità più equa e giusta, dove la salute è una priorità condivisa.