Il mondo della moda guarda al futuro con un occhio attento e sognante e Brunello Cucinelli, noto stilista e imprenditore, non è da meno. A Pitti Uomo 107 ha svelato le tendenze per l’autunno/inverno 2025/26, delineando un panorama dove il casual incontra il raffinato. Con una visione chiara e condivisa, Cucinelli si lancia in un racconto di stili e necessità, rendendo evidente come il modo di vestire l’uomo del 2025 sarà caratterizzato da scelte pensate e consapevoli.
Tendenze di stile: l’anno dello spezzato
La collezione presentata da Cucinelli si distingue per un equilibrio tra casual e formale, creando un’armonia perfetta per l’ uomo moderno. Tra le proposte, emergono vestiti eleganti mixati con maglioni realizzati in Shetland e fantasie jacquard. Questi abbinamenti non solo esaltano la bellezza dei materiali, ma comunicano anche un messaggio di versatilità e libertà di espressione. I pantaloni in velluto abbinati a cappotti morbidi, e le giacche in denim, disponibili in nuove varianti, riflettono un’ esigenza di comfort senza sacrificare l’eleganza.
Cucinelli introduce anche il blazer di jeans, una vera innovazione per un look sartoriale ma al contempo informale. “La giacca deve essere giovane, chic e sportiva,” afferma lo stilista. La possibilità di scegliere ogni giorno un abito diverso consente all’uomo contemporaneo di esprimere il proprio stile personale, riflettendo la propria individualità e il proprio stato d’animo. Questa visione del vestire non è solo una dichiarazione di moda, ma anche una forma di comunicazione sociale e cultura, dove ogni capo racconta una storia.
Moda e umanità: un nuovo approccio
Cucinelli sposta l’attenzione su un tema fondamentale: la condizione attuale del mondo e l’importanza di un atteggiamento più umano nelle relazioni, sia personali che professionali. Parla di “tempus novum“, un’epoca in cui si deve ritrovare l’ equilibrio e prendersi cura dell’anima. Il designer sottolinea che la moda non deve essere un mero oggetto di consumo, ma dovrebbe riflettere un atteggiamento di cura e attenzione verso gli altri.
La sua riflessione si estende anche al mondo della moda come industria. “Le aziende devono essere consapevoli del loro impatto sulla vita dei dipendenti,” afferma. Cucinelli invita a considerare l’ambiente di lavoro come un fattore cruciale per il benessere. La gioia e la soddisfazione sul posto di lavoro influenzano direttamente la creatività, rendendo importanti le condizioni di vita aziendali. Solo un ambiente sereno e attento alle necessità delle persone può generare un’energia creativa autentica.
Il lusso del futuro: verso un riequilibrio
Nel contesto attuale, Cucinelli incita al ritorno a un lusso che deve essere sostenibile e autentico. La necessità di un approccio più umile è una delle chiavi per affrontare le sfide moderne. “Anche nella moda, è essenziale camminare con i piedi per terra,” spiega con convinzione.
Il lusso, secondo lui, deve cambiare rotta seguendo principi più orientati alla sostenibilità e all’umanità. Ciò significa investire nel benessere, nelle relazioni e nella responsabilità sociale, creando collezioni che non solo vestono il corpo, ma nutrono anche l’anima. Cucinelli spinge per una moda in grado di resistere alla prova del tempo, non solo in termini di tessuto e taglio, ma anche di filosofia di vita.
Con queste riflessioni, Cucinelli disegna un futuro in cui l’eleganza e l’umanità convivono, aprendo la strada a una moda che si prende cura dei suoi protagonisti. La visione delineata al Pitti Uomo è solo l’inizio di un percorso che promette di unire stile e sostanza, eleganza e coscienza sociale.