La mostra “Dive & Madrine”: un dialogo tra il passato e il presente del cinema italiano

Un’esposizione unica e intensa, “Dive & Madrine”, offre al pubblico la possibilità di esplorare le radici del cinema italiano mentre celebra il talento contemporaneo. Dal 28 agosto al 7 settembre, la Mostra del Cinema di Venezia si arricchisce di una mostra che propone un viaggio attraverso le immagini iconiche di grandi attrici del passato, reinterpretate da celebri madrine moderne. L’iniziativa è promossa dal Ministero della Cultura e dall’Archivio Luce Cinecittà, con il supporto di personalità di rilievo come il Sottosegretario alla Cultura Lucìa Borgonzoni e Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà.

le dive del passato e le madrine contemporanee

Icone del cinema italiano riscoperto

La mostra “Dive & Madrine” si propone di rievocare il fascino di otto attrici storiche, le cui immagini vengono esposte in scatti pertinenti all’Archivio Luce e ad altre raccolte storiche. Tra le icone figurano nomi illustri come Silvana Mangano, Sophia Loren, Alida Valli, Stefania Sandrelli e Claudia Cardinale. Queste figure legendarie hanno rappresentato il fulcro della cultura cinematografica italiana, e oggi rivivono attraverso l’interpretazione di attrici contemporanee, ognuna delle quali indossa abiti di maison italiane prestigiose.

Kasia Smutniak interpreta Silvana Mangano, mentre Caterina Murino cattura l’essenza di Sophia Loren. Alida Valli rinasce nelle vesti di Sonia Bergamasco, e Rocio Morales esprime il carisma di Stefania Sandrelli. Anche la dolcezza di Monica Vitti viene evocata da Sveva Alviti, madrina del festival 2024. Questo rinnovato dialogo tra passato e presente, per l’audacia dei costumi e il contesto dei fotografici, si rivela come una celebrazione non solo del talento femminile nel cinema, ma anche della sartorialità e del Made in Italy.

Un legame con Cinecittà

Lo sfondo di questa mostra è il rinomato studio Cinecittà, storicamente legato al cinema italiano e considerato un simbolo di creatività e innovazione. Gli iconici teatri di posa e i grandi set all’aperto sono testimoni di una storia ricca di opere memorabili e diventano il palcoscenico ideale per questi scatti. La scelta di collocare gli eventi di questa esposizione in un luogo così rappresentativo sottolinea l’importanza del contesto storico nel quale la fotografia si inserisce.

l’intervento delle autorità e il settore culturale

Aspetti culturali e artistici della mostra

Il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ha evidenziato il valore di quest’iniziativa, sottolineando come la mostra non solo celebri l’eredità di figure storiche pertinenti al grande schermo, ma funga anche da ponte tra i talenti cinematografici di epoche diverse. Questo progetto mira a raccontare storie italiane affascinanti attraverso le immagini, mentre enfatizza il patrimonio culturale che il cinema rappresenta. Borgonzoni ha ribadito come la continuità sia un aspetto fondamentale di questa esibizione, poiché permette la valorizzazione del nostro passato cinematografico senza tralasciare il presente.

La proiezione del patrimonio culturale

Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, ha dichiarato che il focus sull’Archivio Luce evidenzia l’importanza di integrare il passato con il mondo contemporaneo. Attraverso questo progetto, si intende dare vita a una riflessione sugli attori e sul valore testimoniale del cinema come forma d’arte. La mostra rappresenta un’opportunità per rendere il patrimonio culturale accessibile e per promuovere una connessione autentica tra talento artistico e storia filmica.

la pubblicazione del catalogo e la diffusione della cultura

Un catalogo per documentare l’evento

A completare questo progetto espositivo è un catalogo bilingue, edito da Electa, Ministero della Cultura e Archivio Luce Cinecittà. Questo volume include testi di approfondimento elaborati da personalità di spicco nel campo della cultura, tra cui Lucia Borgonzoni e Chiara Sbarigia, insieme a Uli Weber, il fotografo che ha catturato le immagini delle madrine in mostra. Il catalogo raccoglie non solo gli scatti del fotografo, ma anche immagini storiche provenienti da archivi prestigiosi come Magnum e Getty Images, contribuendo così a preservare e a diffondere la cultura cinematografica italiana.

La mostra “Dive & Madrine” si configura quindi come un evento di straordinaria importanza, non solo per la rievocazione di grandi figure del passato, ma anche per l’abilità di tessere un legame vivo con le nuove generazioni di artisti e appassionati del cinema.

Published by
Redazione