La mostra “Renovatio Mundi” fonde arte visiva e filosofia per esplorare nuovi paesaggi contemporanei

Un’analisi profonda delle opere fotografiche di undici artisti contemporanei, selezionati per il premio Renovatio Mundi call for art, rivela una ricca interazione tra linguaggio visivo, tecnologia e filosofia. In un periodo in cui la fotografia si confronta con le sfide del mondo moderno, questa esposizione offre un’opportunità unica per esplorare i molteplici paesaggi che caratterizzano l’esperienza umana, da quelli naturali a quelli digitali.

Il linguaggio fotografico come piattaforma di esplorazione

Un viaggio tra opere e artisti

Le opere di Claudia Alovisi, Rosalba Avventura, Morena Cannizzaro, e altri, rappresentano una varietà di approcci artistici che spaziano da paesaggi naturali a quelli artificiali e digitali. Queste fotografie offrono uno sguardo approfondito sull’ambiente contemporaneo, che gli artisti esplorano attraverso processi creativi distintivi. Ad esempio, Morena Cannizzaro utilizza algoritmi per interagire e sfumare la linea tra reale e virtuale, mentre Claudia Alovisi adotta la polaroid in un modo innovativo, manipolando l’immagine per catturare l’essenza di momenti efimeri. L’uso dell’arte visiva come mezzo per riflettere sui cambiamenti nei nostri spazi abitativi è centrale in questa mostra.

Riflessioni sul paesaggio contemporaneo

La mostra si propone anche come un intenso dibattito sulle forme contemporanee di paesaggio da parte di alcuni dei più interessanti artisti emergenti. I lavori di Giulia Napoleone e Silvia D’Addato sono esempi di questa ricerca critica. Napoleone si concentra sulle fratture e sulle imperfezioni del mondo naturale, mentre D’Addato elimina ogni traccia di umanità dalle sue immagini, evidenziando una percezione pura e autentica dei luoghi. In questo dialogo fotografico, il linguaggio visivo torna a essere uno strumento di realtà, capace di attingere a memorie e rappresentazioni che si intrecciano con la nostra esistenza quotidiana.

Il premio Renovatio Mundi call for art: un ponte tra filosofia e arte

Un’iniziativa innovativa

Istituito nel 2020 dalla Fondazione Parco Letterario Giordano Bruno, il premio Renovatio Mundi call for art si propone di esaminare l’intersezione tra pensiero filosofico e arte visiva. La prima edizione, svoltasi durante la pandemia, ha visto oltre sessanta artisti confrontarsi con le idee di Giordano Bruno, esplorando come la tecnologia influisca sull’estetica contemporanea. L’assegnazione del primo premio a Carlo e Fabio Ingrassia, per l’opera “Flusso di detriti”, ha segnato un passo significativo nella direzione della riflessione critica sull’arte nel contesto digitale.

L’evoluzione della rassegna artistica

La seconda edizione del premio è rivolta a giovani fotografi e artisti che utilizzano la fotografia come linguaggio espressivo. Questa edizione si distingue per un intrigante invito a riflettere su come rinnovare il nostro modo di vivere gli spazi che abitiamo e i contenuti che consumiamo. L’incontro tra visivo e pensiero filosofico si propone come un’opportunità per Terraformare il futuro delle arti visive in un contesto così mutabile come quello odierno.

La varietà di tecniche e punti di vista espressi da questi artisti non solo arricchisce la mostra, ma stimola anche una discussione su come la fotografia possa continuare a rappresentare un ponte tra l’interiorità degli individui e il mondo esterno, suggerendo che il linguaggio fotografico ha ancora molto da dire sul nostro presente e futuro.

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Redazione