La Notte della Tammorra, celebre festival di cultura popolare, si concretizza per la sua 22° edizione dal 6 al 7 settembre 2024 nella storica Piazza Mercato di Napoli. Sostenuto dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica“, l’evento riamplifica la tradizione musicale e di danza campana, incorniciando importanti rituali e performance artistiche. La manifestazione, ad opera dell’associazione Santa Chiara Orchestra e diretta dal musicista Carlo Faiello, promette momenti di intensa emozione e condivisione tra artisti e pubblico.
Napoli è da sempre una città custode di una ricca tradizione musicale. La Notte della Tammorra non è solo un evento; è un’affermazione della cultura popolare che celebra la musica, il canto e la danza come strumenti di identità e coesione sociale. Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli, sottolinea come l’iniziativa ponga Piazza Mercato come un fulcro vitale della città. Al di là del semplice intrattenimento, questo festival mira a preservare e rinnovare una tradizione che si ricollega alle radici più profonde della comunità napoletana.
Nel contesto attuale, caratterizzato dalla velocità e dalla superficialità, la Notte della Tammorra si erge come un’opportunità per esplorare il passato attraverso l’arte. Le serate del 6 e 7 settembre invitano alla scoperta e condivisione dei rituali musicali che caratterizzano la cultura campana, promuovendo un dialogo intergenerazionale tra artisti e spettatori. Si tratta non solo di un evento, ma di una piattaforma per la riflessione sulle trasformazioni che la musica popolare ha vissuto nel tempo, mantenendo sempre viva la connessione con le tradizioni.
L’22° edizione della Notte della Tammorra avrà come protagonisti indiscussi nomi di spicco della musica italiana e campana. La serata inaugurale si apre con l’esibizione di Lina Sastri, artista poliedrica e rappresentativa della tradizione musicale napoletana. Il sabato, invece, il celebre Enzo Avitabile porterà la sua innovativa ricchissima sonorità, affiancato dai Bottari di Portico, un ensemble che reinterpreta la tradizione rurale utilizzando strumenti e oggetti della vita quotidiana.
Carlo Faiello, direttore artistico del festival, ha messo insieme un programma variegato per celebrare le radici musicali, ma anche per mostrarne la continua evoluzione. Il festival coniuga esibizioni di artisti di grande esperienza e giovani talenti, proponendo un’offerta musicale che spazia da tammurriate a performance vocali di più recente concezione. Venerdì 6 settembre, l’evento si arricchisce ulteriormente grazie alla presenza delle Tammurriate di Biagio De Prisco, uno dei più giovani talentuosi del panorama musicale agro-nocerino, e del set “Il canto libero delle giovani donne” con interpreti d’eccezione che rendono omaggio a storiche figure del canto popolare.
La Notte della Tammorra non si esaurisce nelle due serate di concerti, ma si allarga in una settimana di eventi dedicati alla cultura popolare con laboratori, convegni e incontri formativi. Dal 2 settembre, la Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato ospiterà stage gratuiti di danza popolare a cura di Mariagrazia Altieri. Queste iniziative non solo educano il pubblico alla tradizione, ma offrono anche un’opportunità per i partecipanti di interagire attivamente con la cultura locale.
Giovedì 5 settembre, il convegno “Metropolis Folk – Città madre che crea, accoglie e restituisce” riunirà esperti del settore per discutere dell’importanza della musica popolare oggi e delle sue possibili evoluzioni. Interverranno nomi noti della cultura e dell’istruzione, creando un contesto di dialogo e riflessione sull’eredità musicale di Napoli e sul suo futuro.
La Notte della Tammorra si conferma un evento chiave per la valorizzazione e la diffusione della cultura popolare, diventando un ponte tra il passato, il presente e il futuro sonoro della Napoli contemporanea.
Per maggiori dettagli su programma e calendario, è possibile visitare il sito ufficiale del Comune di Napoli.