Il panorama estetico di Washington D.C. sta subendo una trasformazione significativa, con un’influenza sempre più marcata da parte di un ideale di bellezza che trae ispirazione dalle donne del mondo di Donald Trump. Con l’aumento delle procedure cosmetiche tra le celeb più vicine all’ex presidente, il “look Mar-a-Lago” sta diventando un simbolo di glamour e ostentazione. Mentre nel resto del Paese l’interesse per la chirurgia plastica sta calando, il fascino per un aspetto curato e artificiale continua a prosperare nell’entourage di Trump, in particolare tra le donne che lo circondano.
Il fascino del “look Mar-a-Lago”
Il “look Mar-a-Lago” è caratterizzato da tratti distintivi, come una pelle liscia e levigata, zigomi accentuati e labbra ben definite. Questo stile estetico non è solo il risultato di una routine di bellezza meticolosa, ma evidenzia anche l’uso di trattamenti cosmetici avanzati come botox, filler e contouring. Melania Trump, l’ex First Lady, è una delle prime a incarnare questo stile, affermando con insistenza di non ricorrere a interventi chirurgici. Tuttavia, l’osservazione attenta rivela come molte delle donne di Trump, dalla nuora Lara alla governatrice del South Dakota Kristi Noem, condividano caratteristiche estetiche che indicano l’uso di tali trattamenti.
L’intensità del trucco è un altro elemento cardine di questo look, con smoky eyes e ciglia voluminose che attirano l’attenzione. I capelli, spesso lunghi e luminosi, possono variare tra tonalità come il biondo platino e il castano, mentre le unghie curate completano un’immagine raccolta e d’effetto. Questo nuovo ideale di bellezza è anche supportato dai media, in particolare dalla rete Fox News, che ha notevolmente contribuito alla narrativa visiva che circonda le donne di Trump.
Una risposta allo stile “demure”
Negli ultimi anni, la moda ha visto un aumento dell’apprezzamento per uno stile più sobrio e discreto, conosciuto come “demure”. Quest’anno, tuttavia, il look “Mar-a-Lago” emerge come una reazione a questo trend di sobrietà, sfidando l’ideale di bellezza minimalista che aveva preso piede nelle riviste di moda e persino su piattaforme social come TikTok. Secondo quanto riportato dall’Hollywood Reporter, il look appariscente rappresenta una fiorente controcultura nella moda, proponendo un’estetica che non teme di esprimere audacia e glamour.
L’accostamento tra il “look Mar-a-Lago” e l’immagine tradizionale delle donne di potere suggerisce una discussione in corso sulle norme estetiche in un contesto politico e sociale in continua evoluzione. Le donne dell’entourage di Trump, con il loro aspetto curato, sembrano sfidare le convenzioni di bellezza precedentemente stabilite, rappresentando un cambio di paradigma in materia di immagine pubblica nel mondo della politica.
L’industria della bellezza sotto i riflettori
L’ascesa della chirurgia plastica e dei trattamenti estetici tra le figure pubbliche, in particolare tra i politici, ha suscitato preoccupazioni riguardo la normalizzazione di tali pratiche. Celebri chirurghi estetici come Gary Linkov hanno analizzato i casi più eclatanti, delineando come investimenti significativi in procedure cosmetiche siano diventati comuni tra le élite di Washington. Linkov ha stimato che Melania Trump potrebbe aver speso oltre 200 mila dollari in vari trattamenti estetici, mentre il discusso intervento alle sopracciglia dell’allora deputato Matt Gaetz ha catturato l’attenzione dei media.
Questo trend non si limita però solo al circolo delle donne legate a Trump. Anche politici uomini, come il presidente Biden, sono al centro di speculazioni riguardanti il loro aspetto. La dermatologa Tina Alster, conosciuta per aver curato figure di spicco, ha dichiarato che la pressione estetica è un fenomeno che coinvolge tutti a Washington, suggerendo che il ricorso a trattamenti estetici non è più percepito come un tabù tra le figure pubbliche.
Nel complesso, mentre il “look Mar-a-Lago” continua a dominare la scena, sembra esserci un intero ecosistema che circonda l’estetica della politica, che riflette cambiamenti culturali e sociali sempre più complessi. Le scelte estetiche dei politici non sono più solo questioni di vanità, ma si intrecciano con le dinamiche di potere e la percezione pubblica, promettendo di influenzare ulteriormente il discorso e le tendenze nei prossimi anni.