La passione di Gloria Merli: un allevamento di alpaca innovativo nella Valtidone

Gloria Merli, imprenditrice e innovatrice nella Valtidone, in provincia di Piacenza, ha intrapreso un’avventura unica nella gestione di un allevamento di alpaca. La sua storia rappresenta un esempio significativo di come la passione e l’attenzione per l’ambiente possano dare vita a un’iniziativa imprenditoriale non solo sostenibile ma anche di successo. In questo articolo, esploreremo la sua attività, il riconoscimento che ha ricevuto e la filosofia che guida il suo lavoro con questi animali straordinari.

L’allevamento di alpaca: un sogno che diventa realtà

Gloria Merli ha sempre avuto un legame speciale con la propria terra, che si riflette nel suo allevamento. Nel marzo 2016, ha fondato “Alpaca di Marano” ad Albareto di Ziano, un’iniziativa che unisce la tradizione familiare con la novità dell’allevamento di alpaca di razza huacaya. Si tratta di una scelta coraggiosa, poiché all’epoca gli alpaca non erano ancora considerati animali da reddito in Italia.

L’allevamento di Gloria è caratterizzato da un forte impegno per il benessere degli animali, che sono registrati con microchip e pedigree. Grazie a rigorosi controlli veterinari, Gloria non solo garantisce la salute degli alpaca, ma lavora anche per il miglioramento genetico del suo gregge. Questa attenzione si riflette nella qualità dei prodotti offerti, che possono contare su una fibra naturale e pregiata.

La combinazione di passione e professionalità ha portato Gloria a realizzare una linea di abbigliamento e accessori artigianali interamente made in Italy, una categoria nella quale è stata premiata dalla Coldiretti nella seconda edizione di “Amiche della terra“. L’orgoglio di trasformare una passione in un’attività redditizia è evidente nelle parole di Gloria, che afferma di rifare il tutto “cento volte” se necessario.

La filosofia della sostenibilità nella moda

L’approccio di Gloria Merli non è solo imprenditoriale, ma rappresenta anche un forte messaggio di sostenibilità. Coldiretti sottolinea come la sua iniziativa possa diventare un esempio virtuoso in un settore, quello della moda, spesso criticato per il suo impatto ambientale. La fibra di alpaca, infatti, è particolarmente pregiata e richiede meno risorse rispetto ad altri materiali, riducendo così l’impatto ambientale della produzione tessile.

Gloria segue una filiera corta, curando ogni fase della trasformazione della fibra in prodotti finiti. Questo processo è totalmente privo di sostanze chimiche e tinture, il che non solo rende i suoi capi più salubri ma anche eco-compatibili. L’attenzione posta nella scelta dei materiali e nelle tecniche di lavorazione del laboratorio di maglieria della sua azienda rispecchia un approccio etico: il “fatto a mano“. Utilizzando telai, ferri e uncinetti tradizionali, Gloria dà vita a creazioni uniche, caratterizzate da colorazioni naturali e da una qualità artigianale inconfondibile.

Riconoscimenti e futuro del progetto

Il lavoro di Gloria Merli è stato recentemente riconosciuto a livello nazionale. Durante la premiazione “Amiche della terra“, la sua iniziativa è stata elogiata non solo per la creatività ma anche per il suo impatto ambientale positivo. Ricevere un riconoscimento simile è un grande stimolo per Gloria, la quale ha saputo dimostrare che è possibile coniugare amore per gli animali, sostenibilità e imprenditorialità.

Guardando al futuro, Gloria intende continuare a sviluppare il suo allevamento e a proporre nuovi prodotti che riflettano la sua filosofia. L’obiettivo è quello di espandere la conoscenza degli alpaca e delle loro qualità, sia come animali che come fonte di materie prime di alta qualità. Il suo sogno è quello di ispirare altre donne a intraprendere percorsi simili, apportando un cambiamento positivo nel territorio e contribuendo alla conservazione dell’ambiente.

La storia di Gloria Merli è quindi un esempio di come, attraverso passione, dedizione e attenzione, sia possibile creare un’impresa innovativa e sostenibile. I suoi alpaca non sono solo animali da allevamento, ma rappresentano un legame profondo con la terra, un’economia circolare e un futuro all’insegna della sostenibilità.

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Filippo Grimaldi